E’ iniziata una settimana nera per chi viaggia, con un denso calendario di scioperi dai trasporti ai benzinai. Iniziamo subito a dire che a causa dell’emergenza maltempo le agitazioni di oggi nel trasporto pubblico locale sono state sospese in Liguria, Toscana e Piemonte. In tutto il resto d’Italia, bus e metro a singhiozzo per l’agitazione indetta dai sindacati di base del trasporto publico locale contro gli esuberi e la riduzione dei servizi nelle aziende municipali. Disagi molto limitati a Milano, più evidenti a Roma. E da domani, martedì 8 novembre, potrebbe partire una serrata dei benzinai di tre giorni (lo sciopero è confermato, è in corso una trattativa al ministero dello Sviluppo Economico per sbloccare la situazione).
Partiamo dalle agitazioni di oggi. A Roma, dove lo sciopero dei sindacati di base dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio si somma a quello locale di quattro ore della Faisa-Cisal, si segnalano notevoli disagi. L’Atac segnala che sono chiuse la metro A e le linee Roma Viterbo, Termini Giardinetti e Roma-Lido, mentre funziona con un servizio ridotto la metro B. I sindacati di base (Usb) segnalano un’adesione al 65%.
Per limitare i disagi legati allo sciopero dei mezzi pubblici, il Comune di Roma oggi ha aperto le zone a traffico limitato nel centro storico e a Trastevere.
A Milano invece i disagi sono molto più contentui, funzionano tutte le linee metropolitane, pur con ritardi. L’Atm comunica che c’è un’adesione allo sciopero del 6%. Lo sciopero anche qui è iniaizato stamattina e prosegue fino a fine servizio con due fasce di garanzia, dalle 15 alle 18 e dalle 16.30 alle 19.
Secondi i dati comunicati dall’Usb (unione sindacale di base), adesione dell’80% a Venezia e a Bologna. Trieste è al 36%, in Sicilia sono fermi i collegamenti regionali, a singhiozzo quelli urbani.
Da domani, invece, scatta lo sciopero dei benzinai. Anche qui, agitazione sospesa nelle zone colpite dal maltempo. Per il resto, tutto confermato: niente benzina dalle 19.30 di domani, 8 novembre fino alle 7 di venerdì mattina, 11 novembre. Questi gli orari sulla rete ordinaria, mentre in autostrada l’agitazione parte alle 22 di domani sera (martedì 8 novembre) e termina alle 6 di mattina di venerdì 11 novembre.
E’ in corso al ministero una trattativa, che fino ad ora non ha dato risultati: sarà importante l’incontro fissato per il primo pomeriggio di domani, che se porterà a un accordo comporterà il rientro dello sciopero. Il nodo centrale, sottolinea Luca Squeri, presidente Figisc-Confcommercio, è il «bonus fiscale che da 17 anni caratterizza questo settore, e ne è ormai diventato una parte strutturale: scade a fine 2011, e ne chiediamo il rinnovo».