Provincia WiFi: arrivano i primi 50 hot spot

di Roberta Donofrio

19 Dicembre 2008 12:00

Installati i primi 50 hot spot ed entro la fine del 2010 saranno 500. Così si compie il progetto Provincia WiFi che consentirà l'accesso gratuito a tutti gli utenti registrati della Provincia di Roma

Navigare in Internet senza pagare un centesimo e godersi la meravigliosa vista dei Fori imperiali. Tutto questo grazie ad uno dei 50 hot spot WiFi istallati dalla Provincia di Roma entro Natale, nell’ambito del progetto Provincia WiFi presentato ieri dal Presidente Nicola Zingaretti.

L’iniziativa, che fa parte delle politiche di e-inclusion promosse dall’ente locale per combattere il divario tecnologico, diffonderà l’accesso gratuito alla rete in luoghi pubblici all’aperto e al chiuso come biblioteche, università, centri di impiego e di informazione turistica, piazze e parchi. Posizionandosi a 100-150 metri dai dispositivi hot spot con pc portatili, palmari o smart phone dotati di interfaccia WiFi ci si potrà connettere ad Internet gratuitamente per un’ora al giorno.

L’accesso al servizio avviene a seguito della registrazione sul sito internet della provincia dove vengono rilasciati user name e password personalizzati. Successivamente si potrà accedere alla rete pubblica da qualsiasi degli hot spot distribuiti sul territorio. Il sistema centrale di gestione della rete è dislocato presso il Caspur (Consorzio interuniversitario per le applicazioni di supercalcolo per università e ricerca), che coinvolge le quattro università pubbliche presenti a Roma.

«Il nostro obiettivo – ha ricordato Zingaretti – è di installare 500 hot spot entro la fine del 2010 per rendere il territorio della provincia di Roma uno dei più tecnologicamente avanzati d’Italia. Sarà possibile associarsi alla rete provinciale anche per centri sportivi e attori privati con un piccolo contributo per l’impiantistica. I nostri prossimi obiettivi sono quelli di portare la banda larga nelle scuole e di aprire 50 punti di cultura e innovazione che favoriscano la creatività dei giovani».