Non c’è pace per gli automobilisti. La benzina segna un nuovo record superando quota 1,46 euro al litro. A praticare i prezzi più alti è Tamoil, a 1,461 euro al litro, mentre il più basso, si fa per dire, è quello di Esso, a 1,442 euro al litro. Il diesel va dall’1,326 di Eni all’1,341 di Tamoil. Siamo ai livelli massimi dal settembre 2008.
Immediata come sempre la protesta delle associazioni dei consumatori. Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef, definiscono «inspiegabile» e «del tutto ingiustificato» il nuovo balzo del costo dei carburanti, e sottolineano che arriva in un momento in cui «la quotazione del petrolio è tornata sugli 88 dollari al barile» e &lauqo;il cambio euro dollaro è rimasto stabile intorno a 1,32-1,33».
«Non vorremmo essere costretti a pensare che – aggiungono -, in vista del weekend che precede le festività natalizie, si tenti di fare cassa a spese degli automobilisti, costretti a pagare, secondo i calcoli dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, ben 7-8 centesimi in più del previsto». Il caro benzina, secondo le associazioni, pesa «sulle tasche dei cittadini per costi diretti, pari a 96 Euro annui e, per costi indiretti dovuti al trasporto su gomma della maggior parte di beni, pari a 83 Euro, per un totale di 179 Euro annui».
Intanto ieri l’Unione Petrolifera ha comunicato i dati sui consumi di carburanti nel mese di novembre, che hanno segnato un calo del 5,1% per la benzina, mentre il gasolio da autotrazione ha presentato un aumento del 4,5%. Nel complesso, i consumi petroliferi italiani «sono ammontati a circa 6,1 milioni di tonnellate, con una crescita dell’1,1% (+68.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2009».
Il dato relativo a tutti i primi undici mesi del 2010 vede i consumi in diminuzione del 2,9% (66,8 milioni di tonnellate). La flessione della sola benzina è stata pari al 5,9%, il gasolio ha segnato un calo dello 0,4%.
Nello stesso periodo, vver da gennaio a novembre di quest’anno, sono scese anche le immatricolazioni, con una flessione dell’8,2%, con le vetture diesel che coprono il 45,7% del totale (in rialzo rispetto al 42,1 dello stesso periodo dell’anno scorso).