Non c’è pace per gli automobilisti. Oggi nuovi ritocchi al rialzo dei prezzi della benzina, che supera 1,48 euro al litro. A mettere mano ai listini sono state TotalErg e Ip, con aumenti di 0,5 centesimi sulla verde e sul gasolio. Shell invece ha operato una correzione al ribasso, sempre di mezzo centesimo.
Negli impianti TotalErg la verde tocca così un picco a 1,481 al litro. I prezzi medi dei carburanti, calcolati in base alle tariffe applicate dalle diverse compagnie, è di 1,475 euto al litro per la benzina e di 1,355 euro al litro per il diesel (che in alcuni impianti tocca punte di 1,362).
Adusbef e Federconsumatori calcolano che il caro benzina nel 2010 è costato alle tasche degli italiani 4,81 miliardi di euro in più rispetto al 2009. E gli aumenti proseguono anche in questo inizio d’anno «con un litro di verde – scrivono le due associazioni – che sfiora in alcune zone del sud 1,5 euro», fra l’altro «in concomitanza della diminuzione del prezzo del petrolio sotto i 90 dollari al barile e del rafforzamento del dollaro».
Nel 2010, sempre secondo le sigle dei consumatori, la benzina ha registrato un aumento complessivo di 18 centesimi (da 1,30 di gennaio dell’anno scorso a 1,48 di questi giorni), comportando per gli automobilisti una spesa di 1,51 miliardi di euro in più. Quanto al gasolio, il rincaro complessivo è stato di 22 centesimi (da 1,41 di gennaio a 1,36 attuali), che a chi fa il pieno è costato 3,3 miliardi in più.
Fra l’altro, ci sono anche i dati Istat (comunicati ieri, stime provvisorie di dicembre) a sottolineare che il caro benzina ha pesato particolarmente sull’inflazione. I prezzi al cunsumo hanno registrato un aumento dell’1,9% sul dicembre del 2009, il dato più alto dal 2008. E l’energia ha segnato un aumento del 7,7%. Per quanto riguarda più nello specifico i carburanti, la verde ha segnato un aumento annuale del 9,8% (dal 6,1% di novembre), e il gasolio del 14,5% (a novembre la variazione tendenziale era a +10%).
Il gpl è salito del 21,3%, il gasolio da riscaldamento del 14,3%. Ai rialzi sui prezzi dei carburanti, per gli automobilisti, si aggiungono i costi della Rc-auto. Qui i rincari proseguono da anni, secondo Adusbef e Federconsumatori il costo dell’assicuazione è salito mediamente del 180% in 15 anni, i dati Istat parlano di un +6,6% nel 2010.
Ma su questo fronte, in vista sembra esserci una schiarita. Secondo l’Isvap, l’istituto di controllo sulle assicurazioni, ci sono margini per una riduzione delle polizze dal 15 al 18%. Di questa ipotesi si è parlato ieri nel corso di un incontro fra i vertici di Isvap e Ania (associazione degli assicuratori), rappresentati dai rispettivi presidenti Giancarlo Giannini e Fabio Cerchiai, e il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani. Quest’ultimo ha espresso la disponibilità del governo a impegnarsi per ridurre i prezzi. Due i prinicpali campi di intervento: i meccanismi del bonus malus e la questione delle frodi, magari con l’istituzione di un’apposita agenzia pubblica di controllo.