Un primo dato c’è già, e riguarda l’affluenza che è molto alta. In pratica, stanno votando praticamente tutti i presenti. A Mirafiori è il giorno del referendum sull’accordo siglato lo scorso 23 dicembre dall’azienda, Fiat, e da tutti i sindacati tranne la Fiom. I dipendenti di Mirafiori chiamati ad esprimersi sono in tutto 5mila431.
Alle 13 avevano votato in 3mila60. Significa la quasi totalità degli aventi diritto. I primi ad esprimersi sono stati gli operai del turno di notte con le urne che si sono aperte ieri sera alle 22. Su 393 presenti hanno votato in 384, il 97,7%. Stamattina è stata la volta dei lavoratori del primo turno, a partire dalle 7,30. Sono circa 2500. Dopo un’ora e mezza, si era già espresso il 70%, e la percentuale ha poi continuato a salire. Di fatto, anche in questo caso hanno votato quasi tutti, visti i dati comunicati alle 13. Le urne riaprono nel pomeriggio, alle 14,30, per il voto di impiegati e tute blu del secondo turno, e chiuderanno alle 19,30, quando inizierà la spoglio.
La consultazione è valida, visto che con il voto dei primi due turni è già stato raggiunto il quorum del 50% degli aventi diritto. Per conoscere l’esito finale del referendum bisogna aspettare questa sera, in genere a Mirafiori quando ci sono le elezioni dei rappresentanti sindacali interni lo spoglio richiede qualche ora, in questo caso il tempo sarà probabilmente inferiore perché lo scrutinio del referendum è molto più semplice e quindi veloce.
Come è noto, a favore del sì ci sono praticamente tutte le sigle dei metalmeccanici, tranne la Fiom. Per il no anche i Cobas. A Mirafiori, in termini di rappresentanza interna, il fronte del sì conta per un abbondante 70%: la Fim (Cisl) ha il 25,5%, la Uilm (Uil) e l’Ugl hanno ognuno il 13,1%, il Fismic ha il 19,1%. Il fronte del no è poco sotto il 30%, con il 22% della Fiom a cui si aggiunge il 7% dei Cobas. Ma è difficile prevedere se e quanto queste percentuali possano essere prese come riferimento per l’esito referendario, perchè c’è un 47% di lavoratori di Mirafiori che non è iscritto a nessun sindacato.
Le dichiarazioni di oggi dei leader sindacali sono per lo più concentrate sul dato relativo alla partecipazione. «Un’affluenza così elevata era inevitabile, del resto è la Fiat che sta organizzando il voto, dunque non ci stupisce», dichiara Giorgio Airaudo, responsabile auto della Fiom, il quale aggiunge: «Discutere di percentuali non mi appassiona in modo particolare in questo caso perché penso che questo voto non sia né libero né legittimo. I lavoratori hanno dimostrato molto coraggio, ora voteranno secondo le loro possibilità».
«Siamo di fronte a un dato altissimo che se verrà confermato anche al primo e secondo turno supererà perfino l’esito di Pomigliano» dichiara Bruno Vitali, responsabile auto della Fim, commentando il 97,7% del turno di notte. Secondo Vitali il dato sull’affluenza indica «che i lavoratori hanno consapevolezza che si tratta di un voto importante, speriamo che sia un risultato positivo, sarebbe la prima volta che vinciamo un referendum a Mirafiori.
Certo è che non ho visto la disperazione veicolata in questi giorni sui media, chi va a votare lo fa con tranquillità anche se è preoccupato perché lo fa dopo essersi fatto i conti in tasca e sa che c’è in gioco il suo futuro».
Il dato non sorprende neanche Flavia Aiello, della Uilm: «sapevamo che il problema era molto sentito, del resto stiamo discutendo del loro futuro». Così come dava per scontata l’alta affluenza Roberto Di Maulo, della Fismic, perché «i lavoratori hanno capito che la posta in gioco è alta e si sono assunti la responsabilità di questo».