La fine del 2011 ha registrato ancora una volta risultati non brillanti per il traffico aereo globale. Lo annuncia uno studio relativo al mese di novembre pubblicato da IATA, l’associazione con sede in Canada che rappresenta 230 vettori che gestiscono il 93% dei collegamenti a livello mondiale e che sono un termometro di quello che è l’andamento economico mondiale, anticipandone i tempi.
Globalmente, nel periodo in esame è stato debole il traffico aereo passeggeri, la cui domanda è calata dello 0,5% rispetto al mese precedente.
Il +4,3% registrato su base annuale non risulta inoltre un dato particolarmente significativo, in quanto novembre 2010 si era attestato come mese particolarmente debole per il settore. Il load factor (coefficiente di riempimento medio degli aerei) passeggeri ha registrato complessivamente una flessione, passando a novembre 2011 a 76,3% dal 78,5% di ottobre. Nello specifico, riporta IATA, il traffico passeggeri internazionale si conferma ancora una volta più fiacco rispetto al traffico passeggeri domestico: a confronto di ottobre 2011, il primo ha infatti subito una contrazione pari all’1,5%, mentre il secondo ha registrato una crescita pari all’1,3%, con un +4,7% rispetto allo scorso anno e un load factor medio del 79,2%.
Sia nel traffico passeggeri internazionale che in quello domestico, comunque, si possono evidenziare sostanziali differenze fra le varie aree geografiche. Nel primo settore, la più sostanziosa crescita è stata registrata dai vettori dell’America Latina e del Medio Oriente, che hanno guadagnato rispettivamente un +8,8% e un +9,8%, mentre le compagnie aeree europee “hanno continuato ad affrontare una fiacchissima prospettiva di mercato a causa dell’incertezza nell’eurozona. La domanda è cresciuta del 4,9% rispetto allo scorso novembre, mentre la capacità è aumentata del 5,3%”.
Relativamente al traffico aereo domestico, le compagnie statunitensi hanno subito un -0,8% della domanda su base annuale, mentre quelle cinesi hanno registrato la maggiore crescita, con un balzo del 17,2%. Non positivi i risultati pure per il trasporto aereo cargo: nel periodo in esame la domanda è calata complessivamente del 3,1% rispetto a novembre 2010, nonostante un +1,1% sul mese precedente.
Nello specifico, il traffico merci internazionale ha subito una diminuzione del 3,8%, mentre quello domestico ha registrato un aumento del 2%. “Rispetto al picco registrato a metà 2010”, aggiunge IATA, “i load factor relativi al traffico merci internazionale sono calati di 6 punti percentuali”. La migliore performance nel settore cargo è stata quella del Medio Oriente e dell’America Latina (+4,6% e +4%); male le compagnie aeree europee che hanno segnato una diminuzione nella domanda pari al 4,6%.
Il direttore generale e CEO di IATA Tony Tyler ha così commentato i dati di novembre: “La debole performance economica viene riflessa nel mercato del trasporto aereo. Sebbene il mercato dei passeggeri sia cresciuto rispetto all’inizio dell’anno, il trend è stato debole e volatile. Il persistere dell’incertezza economica si tradurrà probabilmente in profonde carenze del mercato ad inizio 2012”.