Il naufragio della nave Concordia di Costa Crociere potrebbe avere ripercussioni sul traffico passeggeri di alcuni porti italiani. In base ai dati emersi dall’indagine “l traffico crocieristico in Italia nel 2011” curata dall’Osservatorio nazionale del turismo, i porti di Savona, Palermo, Civitavecchia, Napoli e Catania risentiranno dei mancati transiti – con relativi sbarchi e imbarchi di passeggeri – della nave ancora incagliata a poche decine di metri dall’isola del Giglio.
In particolare, nel corso del 2012 il principale porto italiano per movimenti di passeggeri – Civitavecchia – potrebbe perdere il 7% di movimenti, che nel 2011 furono 2.577.481. Percentualmente peggio andrà a Palermo, dove il calo potrebbe toccare il 40%.
Si stima, invece, una crescita moderata del traffico passeggeri per Venezia (+1%), Livorno (+2%), Genova (+3%) e più forte per Olbia (+77%).
In realtà il 2011 è stato un anno positivo per i porti crocieristici italiani, visto che gli 11 milioni di passeggeri rappresentano un incremento del +18,9% sul 2010. Oltre l’80% di questi si sono concentrati in cinque regioni: Lazio, Liguria, Veneto, Campania e Sicilia. I movimenti hanno, però, hanno toccato quasi tutte le regioni affacciate sul mare e la crescita del settore ha coinvolto la maggior parte dei porti del Paese.
Solo 3 dei primi quindici per numero di crocieristi, infatti, hanno fatto registrare l’anno scorso una variazione negativa del traffico (Olbia, Genova e Catania), mentre in quattro casi la crescita è stata superiore al 30%: Cagliari (+45%), Palermo (+44%), Messina (+34%), Civitavecchia (+33%). Nel corso dell’anno passato, oltre a Civitavecchia, anche Venezia (1,8 milioni) e Napoli (1,3 milioni) hanno superato il milione di movimenti, mentre Livorno e Savona hanno sfiorato questa quota. Tre dei 15 principali porti crocieristici italiani (Venezia, Savona, Genova) sono anche importanti home port, con imbarchi e sbarchi che prevalgono nettamente sui transiti.
Ma sono almeno 10 anni che il settore sta vivendo numeri importanti, visto che in questo lasso di tempo tutti i principali porti italiani hanno registrato aumenti percentuali a tre cifre in un mercato, quello delle crociere del Mediterraneo, che è cresciuto più degli altri, sottraendo quote di mercato ai Caraibi. Un ultimo dato, infine: dal 1970 al 2011, i passeggeri trasportati a bordo di navi da crociera sono stati 225 milioni, considerando solo le compagnie che fanno parte della Clia (Cruise Lines International Association), che rappresentano circa l’80% dell’offerta complessiva.