La crisi dell’auto che ha colpito l’Europa potrebbe far sentire i suoi riflessi anche in Francia, visto che il gruppo Peugeot Citroen potrebbe presto annunciare un piano di taglio dei costi con riflessi anche sull’occupazione, visto che 3.600 dipendenti potrebbero perdere il lavoro.
A dirlo ai rappresentanti sindacali è stato lo stesso CEO Philippe Varin, che sottolineando le difficiltà del settore nel vecchio continente ha aggiunto che “sono necessarie misure complementari”. A tal proposito, il top manager ha detto che a rischio sarebbe lo stabilimento di Aulnay-Sous-Bois (nell’area parigina) dove lavorano 3.600 persone (di cui 300 interinali) e dove attualmente viene prodotta la Citroen C3.
Sono proprio le vetture di questo segmento quelle a subire maggiormente la crisi dell’auto targata Peugeot Citroen che, insieme ad altri costruttori, si troverebbe di fronte a una sovraproduzione di almeno il 20%. Sorte simile, poche settimane fa, toccò a uno stabilimento Opel-General Motors situato nella Germania centro-settentrionale, del quale è stata annunciata la chiusura nel 2016.
Intanto, il CEO Philippe Varin ha riferito nel corso di una riunione con i rappresentanti dei lavoratori presso la sede di Parigi che l’azienda convocherá il consiglio di fabbrica “nei prossimi giorni”. Nel frattempo, i lavoratori di questo e di altri stabilimenti Peugeot Citroen hanno organizzato una manifestazione di protesta contro la possibile chiusura (sembra dopo il 2014) dell’impianto.
Per Peugeot Citroen, il programma di tagli dei costi era iniziato nel 2009, quando il piano inudstriale prevedeva risparmi di 3,7 miliardi di euro, mentre per il 2012 se ne dovrebbe aggiungere un altro da almeno 800 milioni per il perdurare di una crisi di vendite che nei primi 5 mesi di quest’anno segna un meno 7%, con Italia, Grecia, Spagna e Francia che potrebbero fare ancora peggio.
Secondo degli analisti francesi, il gruppo automobilistico d’oltralpe è in una situazione economica molto difficile, con perdite semestrali vicino al miliardo di euro. Il piano industriale definitivo sarà presentato probabilmente a fine luglio: secondo indiscrezioni prevederà interventi anche su altri stabilimenti, alcuni dei quali diminuiranno la produzione di altre auto anche per far posto all’assemblaggio della Citroen C3, che attualmente viene costruita solo a Aulnay-Sous-Bois.