Da oggi la Porsche è al 100% un marchio auto di proprietà di Volkswagen. L’accordo finale è stato sottoscritto nella giornata odierna e prevede che il costruttore auto di Wolfsburg stacchi un assegno da 4,46 miliardi di euro per acquistare il rimanente 50,1% non ancora nelle sue mani.
Quanto avvenuto oggi mette fine a un avvicinamento tra le due aziende iniziato verso la metà dello scorso decennio e culminato nel 2009 con la decisione che una fusione sarebbe stato il naturale prosieguo di un percorso industriale volto a creare delle economie nella produzione e negli investimenti per sviluppare insieme le auto.
A dare il via libera finale alla transazione è stato il Fisco del Paese d’oltralpe nonostante le critiche di alcuni politici: gli avvocati delle 2 aziende sono infatti riusciti a far passare la manovra come una ristrutturazione e non come una acquisizione, risparmiando così parecchi soldi di tasse. “L’accordo è un bene per Volkswagen, per la Porsche e per l’industria tedesca” ha dichiarato il numero uno di VW, Martin Winterkorn. Nella conferenza di presentazione, il top manager tedesco ha sottolineato che la transazione produrrà delle sinergie valutate in 320 milioni di euro, che in futuro potrebbero arrivare a 700 milioni.
Nel recente passato, i segnali di acquisizione arrivavano addirittura da Porsche, che puntava a fare sua l’intera Volkswagen: l’operazione fu però contrastata da molti finanziatori dell’azienda acquirente che nella transazione avrebbe accusato forti perdite.
“Ora siamo in grado di collaborare in maniera più stretta e sfruttare il know how di Porsche per crescere nel redditizio segmento premium – ha aggiunto Martin Winterkorn senza contare che combinando i rispettivi business operativi queste due aziende saranno ancora più forti, finanziariamente e strategicamente”. Intanto, sia Volkswagen che Porsche guadagnano in Borsa il 3%.
L’integrazione effettiva partirà dal 1° agosto e riunirà in un’unica azienda – pur nel rispetto dei rispettivi brand – azienda di lusso come Porsche, Bentley e Bugatti con costruttori di mezzi pesanti come Man e di auto low cost come Skoda. Questa acquisizione permette tra l’altro a VW di puntare alla leadership mondiale nel settore delle auto, superando Toyota e General Motors per numero di vetture prodotte.