Corrado Clini, ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, e Patrizio di Marco, presidente e CEO di Gucci hanno concluso un accordo finalizzato alla riduzione dell’impatto ambientale giusto all’apertura della Settimana di Milano Moda Donna e in concomitanza con la sfilata primavera/estate 2013 della maison fiorentina.
Il progetto comune mira a stabilire una valutazione dell’impronta ambientale e a calcolare i cosiddetti “eco-costs” di alcuni prodotti Gucci, per arrivare ad avere processi e beni certificati in base a norme e standard internazionali.
Gucci, prima tra le aziende del settore del lusso a compiere questo passo, si impegna con ciò a mettere sotto controllo e analizzare il livello di emissioni di CO2 all’interno della propria filiera produttiva, con l’obiettivo di diminuirne la quantità.
La collaborazione instaurata consentirà di ottenere entro il 2013 prodotti carbon neutral (ad emissioni compensate) e attraverso l’introduzione di tecnologie e best practice a basso contenuto di carbonio si potranno migliorare i processi produttivi, individuando gli interventi economicamente più sostenibili ed efficienti per ridurre le emissioni di gas a effetto serra.
Verrà inoltre applicata un’etichetta sui prodotti con l’indicazione di risorse utilizzate e manodopera coinvolta perché possa essere evidenziato sia l’impatto di tipo ambientale che etico-sociale.
Secondo Patrizio di Marco “i clienti sono mossi da esigenze diverse rispetto al passato e cercano un significato e un valore nei propri acquisti che va oltre il valore tangibile del prodotto stesso. Oggi i marchi leader in ogni settore sono giudicati non solo per la qualità intrinseca dei prodotti e servizi offerti, ma anche in virtù delle loro senso di responsabilità, e delle relazioni con la comunità, il territorio e l’ambiente. L’impegno che oggi dimostriamo si muove in questa direzione”.
L’accordo siglato con Gucci rientra tra le iniziative di eccellenza della cooperazione pubblico privato promosse da tempo dal ministero dell’Ambiente nell’ambito del programma sull’impronta ambientale rivolto ai principali settori produttivi italiani.