Il TAR del Lazio ha bocciato Nicola Zingaretti Presidente della Regione Lazio, i dirigenti che ha nominato il governatore non sono necessari. La Regione Lazio invece di prendere i quadri direttivi aveva nominato dirigenti esterni aumentando di molto i costi. I giudici amministrativi hanno mandato via 28 dirigenti degli uffici della Pisana.
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Dalle due sentenze una nei confronti dei Direttori, l’altra per i dirigenti, emerge che i giudici censurano la decisione di assegnare la selezione del personale al Segretario Generale perché rappresenta:
«l’intromissione di organo politico nella reclutamento degli aspiranti dirigenti, mentre questa procedura è finalizzata solo a verificare la presenza nei candidati dei requisiti per l’adempimento dell’incarico».
Inoltre in entrambe le sentenze secondo i giudici, il Segretario Generale, scelto per individuare le persone alle quali conferire gli incarichi, non ha le competenze adeguate. il TAR scrive:
«Il Segretario Generale non ha competenza a svolgere l’istruttoria trattandosi di un organo di natura fiduciaria del vertice politico. Risulta incongruo e illegittimo che la selezione sia affidata a un organo politico, in presenza di una netta separazione tra politica e amministrazione, finalizzata a garantire l’imparzialità e il buon andamento della cosa pubblica come previsto dalla costituzione. Tale attività se svolta dal Segretario Generale della giunta – longa manus del Presidente – crea un’indebita commistione tra attività politica e di gestione».
Ma le nomine vengono difese dalla Regione che annuncia il ricorso al Consiglio di Stato, sostenendo che i dirigenti esterni rimarranno in carica.