

La domanda per la liquidazione in busta paga del TFR non potrà essere presentata da alcune categorie di lavoratori. Per tutti i lavoratori che potranno presentare la domanda, ed inoltre la presenteranno fino a giugno 2018, avranno l’anticipo del TFR presente mensilmente in busta paga in modo irrevocabile.
=>TFR in busta paga: e la previdenza?
Le categorie dei lavoratori che non potranno presentate la domanda per il pagamento del TFR come quota integrativa della retribuzione (QUIR) sono:
- lavoratori domestici;
- lavoratori del settore agricolo;
- lavoratori il cui contratto collettivo nazionale di lavoro prevede la corresponsione periodica del TFR o l’accantonamento dello stesso presso terzi soggetti;
- lavoratori i cui datori di lavoro sono sottoposti a procedure concorsuali;
- lavoratori i cui datori di lavoro abbiano iscritto la propria impresa nel registro delle imprese un accordo di ristrutturazione dei debiti o un piano di risanamento;
- lavoratori ai cui datori di lavoro siano stati autorizzati interventi di integrazione salariale straordinaria o in deroga;
- lavoratori assunti da meno di 6 mesi.
In sintesi il trattamento di fine rapporto è rivolto esclusivamente ai lavoratori del settore privato con anzianità di servizio di almeno 6 mesi presso lo stesso datore di lavoro e ai lavoratori che hanno già deciso di destinare il TFR ai fondi di previdenza integrativa. Nel secondo caso i lavoratori avranno la possibilità di revocare la precedente scelta per ricevere il TFR in busta paga.