Dall’Unione Europea arrivano importanti novità relative al riconoscimento delle qualifiche professionali all’estero: con l’approvazione della Direttiva sulle professioni da parte della Commissione mercato interno del Parlamento UE, che risale al 23 gennaio 1013, è stata infatti introdotta la nuova tessera professionale europea pensata proprio per favorire la mobilità dei professionisti e il lavoro oltre i confini italiani.
=> Leggi perché i manager italiani sono in fuga all’estero
La tessera, infatti, consente che i propri meriti professionali siano riconosciuti anche all’Estero, nei paesi della UE, ponendo fine ai lunghi iter burocratici necessari per garantire la ricerca di lavoro oltralpe e i trasferimenti per motivi di lavoro.
I vantaggi della tessera sono stati illustrati da una delle relatrici del testo in Parlamento, la deputata francese Bernadette Vergnaud:
«Al momento ci sono molti giovani in Spagna, Grecia e Portogallo che non vorrebbero necessariamente cambiare paese, ma sono praticamente obbligati a farlo per trovare lavoro. Le regole introdotte dalla direttiva garantiranno più sicurezze per loro, specialmente nel settore della salute. Per i cittadini che proporranno le proprie competenze in un altro paese sarà più facile trovare lavoro, rilanciando così anche la crescita economica.»
=> Scopri quanti manager stranieri ci sono in Italia
In sede di Consiglio dei Ministri, inoltre, si sta pensando a un nuovo decreto che porterà all’introduzione del “Sistema di certificazione delle competenze” (secondo quanto previsto dalla legge n. 92/2012), un passo in avanti verso la promozione della mobilità professionale e geografica in ambito europeo.