BTC, la fiera interamente dedicata al mondo degli eventi si è conclusa ieri a Firenze e tramite l’Italian Politicians Forum – format per la prima volta presente in Italia – , ospitato al suo interno, si sono tirate le somme sulla situazione del settore.
Operatori e mondo politico si sono incontrati per capire come migliorare la situazione del comparto eventi, che stenta a decollare in Italia come invece potrebbe, viste le sue potenzialità. Sono infatti 300.000 gli addetti al lavoro, ma nonostante questo l’Italia non è competitiva.
Il primo passo da fare sarebbe quello di valutare in maniera precisa il valore economico generato dal comparto, così come avviene in molti altri paesi, ciò infatti aiuterebbe a capire come indirizzare gli investimenti in maniera proficua. A tal proposito l’ENIT si è candidata per la creazione di un Osservatorio nazionale che monitori la situazione e misuri l’impatto economico.
Altro passo da fare è creare un coordinamento nazionale. Proprio per questo durante i giorni di BTC è stato presentato il Tavolo di Coordinamento di Regioni e Province Autonome, Federcongressi&eventi, Confturismo-Confcommercio, Federturismo-Confindustria, Confesercenti-Assoturismo, coordinati dall’Agenzia Nazionale del Turismo, vale a dire un gruppo di lavoro teso a rilanciare la Meeting Industry.
A tal proposito Andrea Babbi, direttore generale dell’ENIT ha detto «Questo progetto è stato realizzato con grande entusiasmo poiché siamo convinti che il settore MICE presenti ampi margini di sviluppo e di crescita e sentiamo come preciso dovere istituzionale fare tutto il possibile per un reale rilancio dell’immagine Italia, sia nel campo della Meeting Industry che degli altri prodotti dell’offerta turistica italiana».