La scuola italiana non assicura una formazione finalizzata all’inserimento lavorativo, non valorizza abbastanza i singoli studenti e non applica criteri meritocratici, impedendo agli studenti di maturare le competenze richieste dalle aziende.
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Questa è l’opinione dei manager italiani, secondo quanto riporta l’indagine promossa da Manageritalia e condotta da AstraRicerche su un campione di 1200 dirigenti italiani attivi nel comparto privato, interpellati nel corso dello scorso settembre.
«I nostri manager – ha commentato Marisa Montegiove, presidente Manageritalia Servizi – ci dicono da tempo che hanno bisogno di dialogare di più con la scuola perché i ragazzi che loro ricevono nelle aziende hanno difficoltà a essere inseriti, sia per competenze sia perché la scuola non li prepara a quelle che sono le problematiche del mondo del lavoro. Abbiamo quindi deciso come Manageritalia di andare incontro a questa loro esigenza ma soprattutto, per quel ruolo che noi riteniamo di avere nel sociale, di aiutare dall’altro lato anche la scuola in modo tale che questi due mondi si possano unire.»
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I manager sottolineano la carenza di capacità decisionali, relazionali e manageriali da parte dei giovani che portano a termine il loro percorso, auspicando la creazione di un filo di comunicazione diretto tra scuola e mondo del lavoro ed esortando anche il sistema scolastico ad adottare nuove criteri selettivi per assicurare una docenza adeguata, qualificata e aggiornata.