Il successo dei manager dipenderà in misura crescente dallo sviluppo di competenze trasversali. Saranno le soft skill mostrate da coloro che svolgono un ruolo manageriale, infatti, a dimostrare il loro valore, stando a quanto rivela uno studio promosso da Accenture.
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Gli autori dello studio, infatti, sottolineano come molti dei compiti svolti oggi dai manager saranno delegati alla tecnologia (pianificazione e coordinamento del lavoro, problem solving, monitoraggio e reporting delle prestazioni, analisi e condivisione delle informazioni), un trend che consentirà ai professionisti di concentrarsi su altre mansioni e di affinare abilità trasversali e meno tecniche.
I manager futuro avranno bisogno di sviluppare intuizione, creatività e intelligenza emotiva, ma molti di loro temono di non possedere le doti necessarie per poter gestire questo tipo di responsabilità: il 60% degli intervistati, ad esempio, si dichiara incerto riguardo le competenze indispensabili per avere successo nel corso dei prossimi cinque anni, mentre il 35% ammette di sentire in qualche modo il suo ruolo minacciato dalle potenzialità delle risorse informatiche.
Molto sottovalutate da parte dei manager, inoltre, sono proprio le capacità relazionali e collaborative (ritenute importanti solo dal 20% degli interpellati).
«I manager non hanno le idee chiare sui benefici che derivano dalle “macchine intelligenti” – dichiara Bob Thomas di Accenture – e spetta ai dirigenti affrontare le loro preoccupazioni. Hanno bisogno di aiutare i loro manager non a migliorare le competenze tecnologiche, ma anche a sviluppare una maggiore capacità interpersonale.»
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