La scienza che aiuta il marketing

di Chiara Basciano

Pubblicato 14 Aprile 2017
Aggiornato 24 Gennaio 2023 12:23

Utilizzare le competenze scientifiche per dare un contributo tecnico al reparto marketing.

Un approccio scientifico ai dati permette di sfruttarne al meglio le potenzialità, per questo la figura del Data Scientist sta diventando normale in azienda. Come sottolineato da un recente report di Gartner è il settore del marketing che può trarne i maggiori vantaggi.

Il suo lavoro permette di misurare i dati in maniera dettagliata, in particolare l’impatto delle campagne di marketing, di ottimizzare il lavoro, mettendo in atto modifiche nelle strategie o nel budget per migliorare i risultati, di segmentare i clienti, dividendoli in gruppi e sottogruppi, di sperimentare attraverso test e progetti pensati ad hoc, di fare previsioni sulle proposte del marketing e di comunicare i messaggi desunti dall’analisi dei dati per prendere decisioni.

Oltre alla capacità tecniche e dell’utilizzo di software e strumenti tecnologici il Data Scientist deve essere motivato, spinto da una naturale curiosità e pronto ad aggiornare di continuo il suo lavoro. Inoltre deve essere propenso alla collaborazione, dovendo lavorare in stretto contatto con il comparto marketing.

L’approccio scientifico permette di avere una visione lucida delle cose ma non deve rimanere imbrigliato nei dati, lasciandosi la possibilità di modificarsi a seconda delle esigenze e di aggiungere un tocco creativo derivante da chi invece è abituato a lavorare in maniera più libera.

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