Lo studio paga, sempre. Sono la laurea seguita da dottorato e Master a rappresentare un valore aggiunto nella ricerca di lavoro, percorsi formativi che fanno la differenza aumentando notevolmente le possibilità di avviare una carriera brillante e duratura.
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Ad affermarlo è l’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche pubbliche con la nota “Policy Brief 2/2017”, report che sottolinea l’importanza dell’istruzione pe l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani di età compresa tra 20 e 34 anni indipendentemente dall’ambito di studio scelto.
L’occupabilità migliora per chi ha conseguito la laurea o un titolo post lauream, soprattutto nel comparto tecnico-scientifico e specialmente per le donne, che sembrano trarre i maggiori vantaggi di una formazione approfondita per inserirsi nel mercato professionale.
«I risultati dell’analisi dell’Inapp suggeriscono che le conoscenze di natura astratta e generalista che si accompagnano ad un elevato investimento in istruzione portano sostanziali vantaggi occupazionali – afferma il Presidente Stefano Sacchi. – Tali conoscenze possono essere ulteriormente valorizzate quando si declinano in competenze di natura tecnica o scientifica”. Il risultato relativo alle donne è di particolare importanza: “se studiare, e in particolare laurearsi, porta vantaggi occupazionali per tutti i giovani, questo è ancora più vero per le donne; per una giovane studiare fa una grande differenza.»
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