In Italia la percentuale dei laureati è molto inferiore rispetto alla media Ocse, in pratica il 18% contro il 37%: un dato allarmante cui si aggiungono informazioni poco ottimiste riguardo le prospettive occupazionali, considerando che la maggioranza di coloro che conseguono la laurea prediligono studi umanistici limitando la possibilità di trovare lavoro al termine del percorso di studi.
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Sono cifre rese note attraverso il report “Education at a Glance 2017 – Uno sguardo sull’educazione” diffuso dall’Ocse, documento che sottolinea come il 39% dei neolaureati abbia portato a compimento una formazione inerente discipline umanistiche, in particolare le esponenti del sesso femminile.
Se la penisola si colloca tra le ultime posizioni per la spesa pubblica legata all’istruzione, è invece molto elevata la percentuale di giovani che non studiano, non lavorano e non sono impegnati nella ricerca di un impiego: in Italia i Neet ammontano infatti al 26%, contro una media Ocse del 14%.
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