Creazione di valore per gli azionisti e crescita aziendale, in termini dimensionali e di risultati. E’ il bilancio di 10 anni di borsa celebrato da un’azienda del made in Italy, ovvero Campari, che puo’ fregiarsi di ben due titoli: miglior performance sul mercato nell’industria globale degli spirit e miglior andamento fra le ipo avvenute in Piazza Affari nel 2001. Il titolo ha anche messo a segno un dei piu’ alti incrementi fra quelli del Ftse/Mib, sempre negli ultimi dieci anni.
In soldoni, la quotazione dal giorno dell’esordio è salita del 274%, e il ritorno per gli azionisti, includendo i dividendi, è stato pari al 307%, cifra che sale al 350% reinvestendo le cedole. Numeri che corrispondono a un rendimento del 15% all’anno.
Dieci anni in Piazza Affari che sono stati contrassegnati anche da una crescita del fatturato, quasi triplicato a 1164 milioni dai 434 del 2001, dei margini, da 106 a 299 milioni e dell’utile netto, da 53 a 156 milioni. Il gruppo ha acquistato oltre 24 marchi, fra cui Skyy Spirits, LLC, proprietario di SKYY Vodka, Aperol, Wild Turkey. L’azienda ha notevolmente rinforzato la sua posizione a livello globale: e se nel 2001 il 57% delle vendite erano sul mercato domestico, oggi il 64% dei ricavi arriva dall’estero, e i mercati emergenti sono cresciuti dall’8 al 16%.
Evidente la soddisfazione del Ceo, Bob-Kunze Concewitz, il quale fra l’altro negli ultimi giorni ha anche parlato di un interesse per possibili nuove acquisizioni, in particolare sui mercati di Brasile, Russia e Stati Uniti.
Dalla quotazione nel 2001, Campari ha avuto uno «straordinario successo» ha sottolineato il top manager, ringraziando quelli che definisce «i veri protagonisti del nostro successo: i marchi, le persone e una strategia di crescita vincente».
Bob-Kunze Concewitz ha voluto citare la «visione di lungo periodo degli azionisti e del management che hanno portato l’azienda in quotazione nel 2001».
Qualche altro dato: Campari in dieci anni ha sovraperformato il Ftse/Mib del 320%, e l’indice DJ STOXX 600 food & beverage del 231%.
Alla soddisfazione del Ceo si aggiunge quella dell’ad di Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi, secondo il quale «Campari rappresenta uno dei fiori all’occhiello» del listino e rappresenta «uno dei migliori esempi di come attraverso la quotazione in Borsa si possano conseguire e realizzare i propri piani di sviluppo».