Il governo USA si appresta a cedere azioni ordinarie in AIG, la grande azienda assicurativa con sede a New York e uffici a Londra e a Hong Kong. Il Tesoro si appresta a vendere circa 163,9 milioni di azioni, al costo di 30,50 dollari ciascuna (con uno sconto del 7%, rispetto al prezzo di chiusura in Borsa di venerdì) per un valore di circa 5 miliardi di dollari, di cui il 40% andranno alla stessa American International Group.
Questo colosso assicurativo, che Forbes Global definì la sesta più grande azienda al mondo, con un fatturato annuo superiore ai 100 miliardi di dollari e un numero di dipendenti vicino alle 116mila unità, venne nazionalizzato nel settembre del 2008 per evitarne la bancarotta, come poi fece per i gruppi automobilistici General Motors e Chrysler, che poi si risollevarono e restituirono il “prestito” federale.
Il Tesoro statunitense prosegue quindi la strada della diminuzione della sua partecipazione al colosso assicurativo, grazie ai grandi segnali di ripresa che questo ha dimostrato. “Stiamo continuando a fare significativi progressi nell’uscita dalla AIG” così spiega Timothy G. Massad , assistente segretario della stabilità finanziaria dello Stato, “Rimaniamo speranzosi che tutti i contribuenti verranno ripagati fino all’ultimo dollaro che hanno investito nella compagnia”.
Con questa misura, il governo di Washington punta ad approfittare del recente rimbalzo dei valori azionari: a Wall Street il titolo dell’azienda è passato dai 20 dollari di fine 2011 ai 32,83 della settimana scorsa, grazie anche ai positivi dati di bilancio della trimestrale, che ha visto l’utile operativo di American International Group toccare i 3,1 miliardi di dollari, con un aumento del 23% rispetto a un anno prima. Con questa operazione finanziaria, la partecipazione del tesoro USA in AIG scenderà dal 70% al 63%, mantenendo comunque una partecipazione del valore di 30,7 miliardi di dollari.