Si “parlerà” cinese nelle sale cinematografiche dopo l’accordo raggiunto dalla Dalian Wanda Group, conglomerata privata operante esclusivamente in Cina con un fatturato annuo di 16,7 miliardi di dollari, con la statunitense AMC Entertainment Holdings, che gestisce 346 sale multiplex. In base all’accordo la prima acquista la seconda per circa 2,6 miliardi di dollari, pari a poco più di 2 miliardi di euro.
Nell’accordo, si legge sul sito ufficiale della statunitense AMC, si prevede anche un probabile investimento fino a ulteriori 500 milioni di dollari di Wanda in AMC, che manterrà la sua sede nell’area metropolitana di Kansas City, nel corso del tempo per supportare le iniziative strategiche e operative. Il tutto non dovrebbe prevedere un impatto negativo sui livelli occupazionali di AMC che attualmente conta circa 18.500 dipendenti.
Wang Jianlin, cairman e presidente di Wanda, ha dichiarato: “Questa acquisizione contribuirà a rendere Wanda proprietario di un cinema veramente globale. Wanda ha un profondo impegno nell’investire nel settore dello spettacolo ed è già il più grande in questo settore in Cina, con più di 1,6 miliardi di dollari investiti in attività culturali e di intrattenimento dal 2005. Noi condividiamo con AMC la passione per la crescita dell’industria cinematografica in tutto il mondo”.
Gerry Lopez, Chief Executive Officer e Presidente di AMC, ha dichiarato: “Poiché il business del film e dell’esibizione continua la sua espansione globale, il tempo non è mai stato più opportuno per accogliere il sostegno entusiasta dei nostri nuovi proprietari”.
L’azienda dell’Estremo Oriente, che ogni anno ha un giro d’affari di oltre 13 miliardi di euro, è già proprietaria in patria di 86 multiplex e 730 schermi, contro i 346 miltiplex dell’azienda Usa con più di 5mila schermi di cui la metà in 3D, ch enel corso del 2011 sono stati affollati da 200 milioni di persone. Fra i risvolti più interessanti della transazione c’è che al cinema americano si aprirebbero le porte del gigantesco mercato cinese, che oggi subisce ancora la limitazione che pervede che nel Paese non possano entrare più di 20 pellicole straneire ogni anno.