Se in generale la crescita economica per il 2014 si attesta su valori molto bassi i viaggi d’affari non subiranno un impatto molto grave.
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È quanto risulta dalla Ricerca International Travel Management Study 2014, stata condotta alla fine del 2013 dall’Istituto di ricerca 2hm su incarico di AirPlus International. Intervistando 958 travel manager di 24 paesi si è stabilito un quadro complesso, infatti in paesi come gli Stati Uniti il 33% degli intervistati prevede una crescita del numero di trasferte e il 52% un incremento dei costi, mentre l’Italia appare in controtendenza poiché la maggioranza dei travel manager (66%) prevede che il numero di trasferte e i relativi costi si attesteranno sui livelli del 2013.
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La posizione italiana appare diversa da quella generale anche per quanto riguarda le previsioni di spesa per i trasporti aerei. Infatti in Europa solo il 35% degli intervistati prevede un incremento di spesa per l’aereo e il 32% un incremento del numero di voli, mentre in Italia solo il 20% degli intervistati prevede un incremento della spesa per le trasferte in aereo e il 23% un incremento del numero di viaggi in aereo.
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Anche per quanto riguarda le spese di soggiorno si evidenziano discrepanze. Il Nord America si conferma negativo, visto che il 45% dei Travel Manager presuppone che ci sarà un notevole aumento delle tariffe alberghiere, mentre solo il 13% dei manager italiani ha questa stessa opinione.