Pubblicità, dove conviene investire?

di Fabrizio Scatena

Pubblicato 3 Aprile 2014
Aggiornato 12 Febbraio 2018 19:33

In un periodo di vacche magre, nonostante i timidi segnali di ripresa economica, è bene centellinare con cura i budget previsti per gli investimenti in pubblicità.

Secondo i dati Nielsen il mercato degli investimenti pubblicitari a gennaio 2014 chiude a -2,8%, pari a circa 12,6 milioni di euro in meno, rispetto allo stesso mese del 2013. Lo scorso dicembre si era chiuso con un decremento del -4%.

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Tra i mezzi “tradizionali, la TV si mantiene in positivo grazie a una crescita del +1,6%, mentre la Radio raccoglie un significativo +5% . Va male invece per la carta stampata, con i quotidiani che arretrano di un pesante -15,1%, confermando il momento di grande sofferenza del mezzo. Internet cala del – 4,1%, ma rimane sempre il mezzo visto con più attenzione dagli inserzionisti.

Anche se restano negative, migliorano le performance di Cinema, Direct Mail e Outdoor, attestandosi tutti intorno al -5% rispetto allo scorso anno. Calo significativo per le affissioni, sia Transit che Outdoor, entrambe circa -30%.

Per quanto riguarda i settori merceologici, a gennaio 2014 i primi due comparti del mercato, Automotive e Alimentari, calano rispettivamente del -8,1 e -8,3%. In crescita le TLC e il Pharma, bene gli elettrodomestici, industria ed edilizia e assicurazioni.

Dai dati fotografati da Nielsen, sembra che un buon piano media non possa prescindere da un marketing mix equilibrato, con budget ripartito tra mezzi tradizionali (TV e Radio) e Internet.

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Naturalmente ogni inserzionista avveduto dovrebbe aver chiarito la propria strategia di comunicazione, prima di investire risorse finanziarie in pubblicità. Ma quante PMI hanno una strategia ed un piano di comunicazione chiari e definiti?