GdF: i controlli 2009 su banche-dati contribuenti e imprese

di Noemi Ricci

5 Marzo 2009 14:40

Si avvarranno dell'ausilio di oltre 50 banche-dati i controlli che la Guardia di Finanza effettuerà nel 2009, scegliendo contribuenti e attività oggetto di accertamento in base ad una sorta di confronto incrociato

Per tutto il 2009, la Guardia di Finanza metterà in atto campagne di controllo mirate in materia di imposte sui redditi, IRAP (imposta regionale sulle attività produttive), IVA (imposta sul valore aggiunto) ed altre imposte indirette, come previsto dalla circolare n. 1/2008.

Le verifiche si avvarranno dei dati contenuti in oltre 50 banche-dati fiscali esterne al Corpo, contenenti molteplici informazioni acquisite sul territorio durante il normale svolgimento dei diversi compiti istituzionali.

Si tratta di un approccio innovativo volto a sfruttare le diverse fonti investigative, sia per la scelta del contribuente che dell’attività oggetto di accertamento. Un metodo con minori vincoli di competenza territoriale, che promette maggiore accuratezza nelle indagini e nella selezione di contribuenti “a rischio” evasione, aziende comprese.

In sostanza, la verifica non avverrà prendendo in considerazione solo i precedenti fiscali ma si baserà sul confronto incrociato delle informazioni presenti nelle banche-dati nazionali e locali.

L’elaborazione dei dati sarà affidata al sistema informatico C.E.Te. (Controllo economico del territorio), che permette di rendere in forma standardizzata le informazioni raccolte dalle pattuglie durante l’ordinaria attività di controllo, per il confronto successivo con quelle presenti presso l’anagrafica tributaria.

Una metodologia che rappresenta una novità assoluta e che nella circolare viene definita “lavoro a progetto“, ovvero un piano ispettivo derivante dall’esperienza di verifica maturata sul campo finalizzato a colpire specifici fenomeni di frode.