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Stabilità 2016 approvata alla Camera, numeri e iter

di Barbara Weisz

Pubblicato 21 Dicembre 2015
Aggiornato 22 Dicembre 2015 06:48

La Camera dei Deputati approva la Legge di Stabilità 2016, manovra da 35,4 miliardi, deficit pil al 2,4% nel 2016: numeri ed iter in attesa dell'approvazione definitiva al Senato.

La Legge di Stabilità 2016 è stata approvata dalla Camera, ora torna in Senato per l’approvazione definitiva.

Iter

Il calendario di Palazzo Madama prevede tempi molto stretti: emendamenti in Commissione entro le 16 di lunedì 21 dicembre, esame dell’Aula martedì 22 e, nel caso in cui non si arrivi al voto finale, anche mercoledì 23 dicembre. Il fine settimana ha visto una lunga maratona, con l’approvazione dell’aula di Montecitorio nella notte fra sabato e domenica (297 voti a favore, 93 contrari, quattro astenuti) e una riunione del Consiglio dei Ministri che ha recepito gli effetti di bilancio delle novità introdotte. Vediamoli.

=> Stabilità 2016: numeri, impegni, risorse nel testo originario del Governo

Legge di Stabilità in numeri

La Legge di Stabilitò 2016 vale 35,4 miliardi, contro i 29,6 inizialmente previsti, il livello di indebitamento netto 2016 sale al 2,4% del PIL (dal 2,2% del testo originario), mentre per gli anni successivi si conferma il percorso programmato degli obiettivi di finanza pubblica. Fra le modifiche che maggiormente hanno determinato le variazioni dei conti, il pacchetto sicurezza-cultura approvato in seguito agli attentati di Parigi dello scorso 13 novembre: 2 miliardi di euro in tutto, la metà per finanziare le misure per la sicurezza, fra cui gli 80 euro in busta paga a tutti gli esponenti delle forze dell’ordine, e l’altra metà per la cultura (fra le altre norme, un bonus d 500 euro ai 18enni da spendere in attività culturali). Per questa misura sono state utilizzate le risorse della cosiddetta clausola migranti, che quindi non andranno a finanziare l’anticipo al 2016 di parte del taglio IRES per le imprese, come inizialmente previsto.

=> Stabilità 2016: più sicurezza e niente taglio IRES

Altre variazioni di spesa: 600 milioni annui per il credito d’imposta a favore delle imprese del Mezzogiorno, 330 milioni in più per le norme sulle pensioni, di cui 146 per l’elevamento della no-tax area a 8mila euro.

In definitiva, ecco i numeri fondamentali della Legge di Stabilità 2016: dei 35,4 miliardi, 16,8 vanno a sterilizzare le clausole di salvaguardia (quindi, niente aumenti IVA e accise sulla benzina nel 2016). Fra le misure più rilevanti in termini di risorse, l’abolizione della TASI sulla prima casa, che vale 3,7 miliardi di euro. Per quanto riguarda le misure a favore delle imprese, ci sono 530 milioni per finanziarie il taglio dell’IMU sugli imbullonati (i macchinari fissi delle imprese), circa 570 milioni per le misure per l’agricoltura (taglio IMU agricola e IRAP), 833 milioni per la proroga al 2016 dell’esonero contributivo sulle nuove assunzioni che però è ridotto al 40% (dal 100% del 2015), 433 milioni per la detassazione dei premi di produttività.