Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato l’avvio della procedura di cessione ordini per 91.965.735 azioni ordinarie di Eni SpA, corrispondenti al 2,8% circa del capitale sociale posseduto nella società.
Obiettivo della nuova operazione, promuovere il collocamento presso investitori qualificati in Italia e istituzionali all’estero.
Il Governo scenderà così sotto al 2% di capitale posseduto tramite il MEF (rispetto all’attuale 4,797%), ma il controllo pubblico resterà garantito grazie alla partecipazione di CDP (Cassa Depositi e Prestiti), di cui lo stesso Ministero detiene la maggioranza con una quota del 28,503%.
In futuro potrebbero essere in parte privatizzate anche Enav, Enel, Poste e Leonardo, oltre a Italgas, Terna, Snam Fincantieri (le cui quote sono detenute da CDP).
In tema di privatizzazioni, il target indicato nel DEF (Documento di Economia e Finanza) del 2023 è quello di arrivare al completamento di cessioni pari all’1% del PIL entro tre anni, per un valore di circa 20 miliardi di euro.