Prestiti e aiuti Covid-19: quale definizione d’impresa?

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 15 Aprile 2020
Aggiornato 18 Gennaio 2021 17:52

Giambattista chiede:

I B&B non imprenditoriali sembrano rimasti fuori dai decreti 18/2020 e 23/2020. Tuttavia entrambi fanno riferimento alla Raccomandazione della Commissione UE del 6 maggio 2003, che recita: “Si considera impresa ogni entità, a prescindere dalla forma giuridica rivestita, che eserciti un’attività economica. In particolare sono considerate tali le entità che esercitano un’attività artigianale o altre attività a titolo individuale o familiare, le società di persone o le associazioni che esercitano un’attività economica”.

Ritiene valida questa argomentazione al fine di poter usufruire delle agevolazioni che hanno le altre attività di impresa?

La discriminante, per i B&B come per tutte le altri attività economiche, è appunto la forma societaria, per le imprese, o la forma giuridica, per le attività di lavoro di professionisti e autonomi.

In estrema sintesi, se un’attività viene esercitata in forma imprenditoriale, si applicano le norme previste per le imprese, con specifico riferimento alla forma societaria.

I testi delle leggi contengono sempre questa precisazione relativa alle forme societarie che fanno parte dell’ambito di applicazione. Se invece un’attività viene esercitata in forma di lavoro autonomo, si applicano le specifiche norme sul lavoro autonomo. in questo caso, a rilevare è ad esempio la partita IVA.

I decreti Cura Italia e Liquidità imprese dettagliano con precisione la platea a cui si applicano le diverse norme.

Per esempio, gli indennizzi di 600 euro per il lavoro autonomo si rivolgono a  partite IVA, autonomi iscritti alle gestioni speciali INPS, piuttosto che parasubordinati o lavoratori stagionali. I prestiti imprese previsti dal Liquidità italia sono destinati sia alle imprese (costituite in qualsiasi forma societaria), sia alle partite IVA.

Per quanto riguarda nello specifico i gestori di B&B, valgono le indicazioni sopra riportate. Se il gestore lavora a partita IVA, applicherà le eventuali agevolazioni che spettano, in base ai decreti, per questa categoria di persone.

Se invece l’attività è saltuaria, quindi non avviene in forma imprenditoriale e nemmeno professionale, non credo possa essere ricondotta ad alcuna misura prevista per aziende e professionisti, mentre si possono applicare le agevolazioni e le misure (anche fiscali) previste per le persone fisiche.

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