


Lo scorso 31 dicembre è entrato in vigore il Dlgs 192/2024 (il cosiddetto Decreto IRES-IRPEF attuativo della Delega Fiscale) che introduce la riforma dei redditi agrari, aprendo le porte a nuove agevolazioni fiscali a vantaggio di coloro che praticano nuove tecniche smart, come le coltivazioni vertical farm e le colture idroponiche.
La riforma prevede che gli utilizzatori di sistemi avanzati di coltivazione (considerate agricole ai fini fiscali) in agricoltura possano accedere ad una fiscalità più vantaggiosa, basata su un principio fondamentale: le tasse si calcolano sui redditi fondiari e non su quelli effettivi, come avveniva in precedenza.
Al fine di incentivare la diffusione e lo sviluppo di tecniche di agricoltura smart e sostenibile, pertanto, il Dlgs 192/2024 ha incluso anche queste nuove attività di coltivazione non tradizionali, permettendo di versare le tasse dovute sulla base dei redditi fondiari.
In base alla nuova normativa, tuttavia, le attività possono essere considerate sono produttive di reddito agrario entro un limite preciso, dato dalla superficie adibita alla produzione, che non deve superare il doppio della superficie agraria di riferimento (da stabilire con decreto ad hoc).
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Allo stato attuale, in attesa di ulteriori precisazioni, il reddito viene determinato basandosi sulla tariffa d’estimo più elevata della Provincia aumentata del 400%. Oltre questa soglia, invece, i redditi vengono determinati forfettariamente.