Tratto dallo speciale:

Emendamenti al Sostegni bis: novità fiscali ed eco-incentivi auto

di Anna Fabi

Pubblicato 6 Luglio 2021
Aggiornato 22 Marzo 2022 14:52

Dilazioni Rottamazione-ter, esenzioni IMU per mancati sfratti, nuovi eco-incentivi auto e proroghe fiscali nella legge di conversione del Sostegni bis.

Proroghe fiscali per le Partite IVA che applicano gli ISA (slittamento a fine settembre per i versamenti delle imposte IRPEF, IRES e IRAP relative alla dichiarazione dei redditi 2021 dei soggette che adottano gli indici di affidabilità fiscale), nuove risorse per gli ecoincentivi auto (250 milioni in tutto per incentivare l’acquisto di veicoli Euro 6 fino al 31 dicembre 2021 e per le auto elettriche: 50 milioni per le auto nuove della fascia 0-60 g/km – elettriche e plug-in – con e senza rottamazione; 100 milioni per le auto nuove nella fascia 61-135 g/km con rottamazione; 100 milioni alle auto usate Euro 6 nella fascia 0-160 g/km per le sole persone fisiche e con rottamazione, con bonus crescente proporzionale alle emissioni, da 2.500 euro a 4.500 euro, per non oltre il 40% del prezzo di acquisto): sono alcune delle misure previste dagli emendamenti al decreto Sostegni bis che in base alle anticipazioni dovrebbero essere approvati essendoci l’accordo di maggioranza.

Rottamazione con nuove rate

Fra gli emendamenti che dovrebbero trovare l’accordo di maggioranza ci sarebbe anche una rimodulazione delle rate della rottamazione e del saldo e stralcio. In base alla normativa attuale, entro il 31 luglio i contribuenti che hanno aderito a queste forme di pace fiscale, e sono in regola con le rate 2019, devono pagare quelle scadute nel 2020 (entro fine novembre bisognerà invece pagare quelle scadute nel 2021). L’ipotesi prevede di introdurre una maggior gradualità per i pagamenti da effettuare entro il 31 luglio (che è sabato, quindi la scadenza sarebbe il 2 agosto). Nella legge di conversione del decreto Sostegni bis «le forze di maggioranza stanno lavorando su una norma che permetta di spalmare l’accumulo di rate che si è prodotto, e che dovrebbe essere pagato entro il 2 agosto» ha anticipato la viceministra dell’Economia, Laura Castelli. In pratica, il 31 luglio bisognerebbe pagare solo la prima rata scaduta nel 2020, mentre le successive scadrebbero a fine agosto, settembre e ottobre. Da novembre, poi, si pagherebbero tutte le rate 2021 (non è chiaro se anche su queste ci sarà una maggior gradualità, con un’ulteriore rateazione analoga a quella prevista per le rate 2020).

Le altre misure attese

Nel provvedimento confluiranno le misure previste dal Decreto Lavoro approvato dal Governo il 30 giugno, dl 99/2021, fra cui la proroga a fine agosto dello stop alla riscossione, ed il parziale blocco dei licenziamenti fino al 31 ottobre per tessile, abbigliamento e pelletteria, con annessa nuova CIG. Fra le altre misure attese:

  • esenzione IMU per i proprietari di alloggi bloccati dalla sospensione degli sfratti già convalidati per morosità: niente versamento del saldo di dicembre e restituzione dell’acconto di giugno già versato;
  • proroga del termine del 10 settembre per la dichiarazione dei redditi delle partite IVA che vogliono chiedere il contributo a fondo perduto aggiuntivo sui dati di bilancio: questo è un punto su cui è ancora in corso il dibattito.
  • aumento delle risorse per le imprese che abbiano dovuto sospendere l’attività a causa della pandemia per un ungo periodo (si passerebbe da 4 mesi a 100 giorni);
  • contributi a fondo perduto per gli operatori del wedding, dell’intrattenimento e della distribuzione di alimenti e bevande presso hotel, ristoranti e caffè, secondo criteri stabiliti da un successivo decreto del MEF (entro 30 giorni);
  • incremento del Fondo fiere e per i servizi di logistica, trasporto e allestimento che abbiano una quota superiore al 51% dei ricavi derivanti da attività relative a fiere e congressi;
  • Nuove risorse per gli impianti di risalita nei comprensori sciistici per interventi di ammodernamento e miglioramento della sicurezza degli impianti di risalita (per il Comune di Stresa è previsto un contributo di mezzo milione di euro dopo l’incidente del Mottarone);
  • estesi ai centri commerciali i crediti d’imposta sull’affitto commerciale (al 40%)  o affitto d’azienda (20%) per i mesi da gennaio a giugno 2021 a chi ha subito un calo di fatturato del 30% tra il 1° aprile 2020 e il 31 marzo 2021 rispetto all’anno prima (niente requisito per le startup);
  • nuovi ristori per guide turistiche escluse da precedenti contributi;
  • fondi per le strutture ricettive extralberghiere non imprenditoriali (Bed&Breakfast);
  • per le piscine (associazioni e società sportive che le gestiscono) sono riconosciuti contributi a fondo perduto per le spese sostenute dal 1° marzo 2020 fino alla riapertura per la manutenzione;
  • stanziamento per gli enti del Terzo Settore  in forma di contributi a fondo perduto a favore di enti non commerciali, enti religiosi e Onlus che svolgono attività di assistenza socio-sanitaria e assistenziale a favore di anziani non autosufficienti e disabili, e con una quota riservata alle RSA (Residenze sanitarie assistenziali);
  • un fondo per garantire tamponi gratis per il green pass Covid dei soggetti fragili che non possono vaccinarsi.

L’iter della legge

La legge di conversione del Sostegni bis, dl 73/2021, è attualmente in discussione in commissione Bilancio alla Camera, in prima lettura. Deve essere definitivamente approvata entro il 24 luglio, e deve ancora passare al Senato. Tendenzialmente, il testo che uscirà dalla commissione Bilancio della Camera sarà quello definitivo, e i passaggi in aula a Montecitorio (previsto entro il 9 luglio) e successivamente quelli a Palazzo Madama saranno con ogni probabilità blindati da voto di fiducia. Per alcune misure, come gli ec-incentivi, a quel punto basterebbe la sola pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del decreto Sostegni bis per entrare in vigore e quindi divenire già fruibili.