La Cassazione ha detto sì!
Al Referendum del 12-13 giugno i quesiti saranno regolarmente quattro:
- 2 sulla privatizzazione dell’acqua
- 1 sul legittimo impedimento
- 1 sul Nucleare
Questa mattina la Corte di Cassazione presieduta da Antonino Elefante ha accolto l’istanza del Pd.
Oltre agli altri due temi scottanti, gli Italiani sono ancora chiamati a decidere se abrogare o meno le nuove leggi che prevedono il ritorno al Nucleare nel Paese.
Questo perché la Suprema Corte ha stabilito che le norme inserite dal Governo nel Decreto Omnibus (commi 1 e 8 dell’articolo 5) non bastano ad annullare la consultazione popolare, dal momento che il Piano sul Nucleare resta, anche se non è più passato il decreto sulla localizzazione dei siti per lo stoccaggio delle scorie e per la costruzione di nuoce centrali.
Bisogna ora capire che le schede vadano ristampate per riformulare il quesito.
Le aziende del Nucleare, intanto, incassano il colpo, mentre quelle della filiera della Green Economy esultano.
Vedremo se il voto popolare confermerà il trend mondiale che vede ormai le principali economie fare marcia indietro sulle politiche di investimento nell’atomo.