

Da Washington a Roma, dal Fondo Monetario Internazionale alla Spending Review italiana: Carlo Cottarelli, ormai ex direttore del Dipartimento Finanza Pubblica del FMI, è il nuovo Commissario straordinario scelto dal Governo. L’incarico, annunciato nel CdM del 4 ottobre dal titolare dell’Economia Fabrizio Saccomanni d’intesa con il premier Enrico Letta, è operativo dal 23 ottobre e durerà per tre anni. Spetterà a lui formulare proposte per ridurre la spesa pubblica (amministrazioni, enti, controllate) eliminando sprechi e migliorando la qualità dei servizi al cittadino. Il ruolo, già ricoperto da Enrico Bondi, è stato introdotto dal dl 52/2012 e potenziato dall‘articolo 49 bis del dl 69/2013 convertito dalla legge 98/2013.
Il suo compito è di rendere la macchina dell’amministrazione pubblica meno costosa senza perdere, (anzi, possibilmente guadagnando) in efficacia e spinta alla competitività del Sistema Italia. Dovrà promuovere un piano di risparmi che eviti la logica dei tagli lineari, andando ad incidere dove ci sono sprechi. E dovrà fare uno sforzo strutturale introducendo nella PA italiana criteri permanenti di gestione della spesa basati su costi e fabbisogni standard. Fra gli ambiti di intervento: trasferimenti alle imprese, razionalizzazione attività e servizi della PA, ridimensionamento strutture, riduzione spese per acquisto beni o servizi, ottimizzazione uso immobili. Cottarelli presenterà al parlamento un piano con le linee Guida della spending review entro il prossimo 13 novembre 2013. In qualità di commissario, può richiedere informazioni e documenti a qualsiasi amministrazione pubblica, accedere alle banche dati, disporre ispezioni e verifiche, anche chiedendo la collaborazione della Guardia di Finanza. Può avvalersi della collaborazione di primarie istituzioni pubbliche come Corte dei Conti, Banca d'Italia, Istat, oppure private, come Confindustria e Abi. Agisce sulla base degli indirizzi del Comitato interministeriale presieduto dal presidente del Consiglio e composto dai ministri dell'Economia e delle Finanze, dell'Interno, per i Rapporti con il Parlamento, per la Pubblica amministrazione e semplificazione e dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con funzioni di segretario del Consiglio dei Ministri. Cottarelli lascia il ruolo di direttore del Dipartimento della Finanza Pubblica del Fondo Monteario Internazionale, che ricopriva dal 2008. Lauree in Economia all’Università di Siena e alla London School of Economics, era approdato a Washington nel 1988 dopo aver ricoperto incarichi in Banca d’Italia ed Eni. Il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni ha espresso soddisfazione per la nomina di una personalità di così alto profilo, dicendosi certo che Cottarelli raggiungerà l’obiettivo di «razionalizzare e riorganizzare il complesso della spesa pubblica, mettendo mano anche ai meccanismi interni alla produzione dei servizi». Il manager a sua volta spiega che «l'obiettivo di una Spending Review non è soltanto il riordino della spesa pubblica ma anche il miglioramento della qualità dei servizi offerti ai cittadini».