TFR: decreto in Gazzetta, anticipo da aprile

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 23 Marzo 2015
Aggiornato 25 Marzo 2015 08:21

Arriva il DPCM con le regole attuative per l'anticipo del TFR in busta paga, ma non ci sono i tempi tecnici per partire dal marzo.

Sarà realmente operativa solo da aprile la possibilità di anticipare il TFR in busta paga. Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM 29/2015), pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 65/2015 con le istruzioni operative, entrerà in vigore il 3 aprile, tuttavia, nonostante la legge preveda quale periodo oggetto di liquidazione quello che va da marzo 2015 a giugno 2018, non sembrano esserci i tempi tecnici perché i lavoratori dipendenti possano scegliere se farsi anticipare o meno il TFR in busta paga utilizzando uno strumento previsto dalla Legge di Stabilità 2015 già da marzo. In così poco tempo, infatti, non è possibile acquisire le disposizioni attuative e gestire il modello per effettuare la richiesta ai datori di lavoro.

Un ritardo che è stato sottolineato già da tempo dalll’Ossevatorio della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, che assiste circa 1,5 milioni di imprese e gestisce circa otto milioni di rapporti di lavoro e che rende noto:

“In questi giorni si stanno completando le operazioni di elaborazione delle buste paga dei dipendenti delle medie-grandi aziende, che pagano le retribuzioni entro il giorno 27 del mese. Si tratta del 60% circa dei rapporti di lavoro del settore privato. E nella prossima settimana cominceranno le elaborazioni che riguardano le micro-piccole aziende. Insomma, il processo mensile che porta alla gestione della busta paga si è messo in moto e non ci sono più spazi di recupero, perlomeno per il mese di marzo”.

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Viene inoltre sottolineato come:

“Il ritardo, oltre a tradire le aspettative dei lavoratori interessati, continua a lasciare al buio le aziende che si stanno preparando da tre mesi a questa rivoluzione”.

In ogni caso, non essendo stata fissata una scadenza per l’esercizio dell’opzione, sembra possibile effettuare la scelta anche successivamente a questo mese di marzo, tuttavia il termine della validità dell’opzione rimane il 30 giugno 2018. (Fonte: Fondazione Consulenti del Lavoro).