Cedolare secca al 10% per affitti con contratto transitorio

Risposta di Barbara Weisz

6 Marzo 2025 12:06

Giovanna chiede:

Per gli affitti transitori fino a 18 mesi con contratto a canone concordato – visto che l’aliquota al 10% è riconosciuta in località con carenze abitative dalle istruzioni del Modello 730 – quale cedolare secca deve essere pagata in località con calamità riconosciute e nelle quali gli affitti 3+2 godono di aliquota al 10%?

L’aliquota agevolata del 10% sulla cedolare secca si applica ai contratti a canone concordato che si trovano in determinati comuni. Fra questi, ci sono anche i centri colpiti da calamità naturali, anche qui definiti in un perimetro preciso.

Se vengono rispettate queste regole non ci sono ostacoli all’utilizzo dell’aliquota al 10% per un contratto transitorio.

Qui intervengono le norme generali sui contratti a canone concordato, che sono la condizione base per applicare la cedola secca al 10%. E che si possono riferire ad affitti a uso residenziale, a contratti per studenti e contratti transitori, ossia quelli di durata massima pari a 18 mesi e non rinnovabili.

Attenzione: non tutti i territori colpiti da disastri ambientali sono però ammessi. Devono essere ricompresi nei commi 2-bis e 2-bis1 dell’articolo 9 del decreto legge 47/2014. In sintesi, sono amministrazioni in cui è stato dichiarato lo stato d’emergenza dal 2009 al 2013 oppure nel 2020 se il Comune ha una popolazione inferiore ai 10mila abitanti, oppure nei territori in cui è stata dichiarata la zona rossa per i terremoti del 2016 e successivi in Centro Italia.

Nel suo caso, il contratto è a canone concordato, transitorio fino a 18 mesi e ricadente in un comune colpito da calamità naturale, quindi ha tutti i requisiti per applicare l’aliquota al 10%.

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Risposta di Barbara Weisz