Cedolare secca affitti nel 730: tasse anche con morosità?

Risposta di Barbara Weisz

10 Aprile 2025 08:28

Carlo chiede:

Ho stipulato un contratto di affitto a canone libero (4+4) in regime di cedolare secca al 21% ma l’inquilino è moroso: sono obbligato a versare le tasse anche per le mensilità non ricevute?

Nel caso in cui il proprietario dell’immobile non percepisca l’affitto per morosità dell’inquilino, non deve pagare le imposte. E’ però necessario che ci sia un provvedimento di sfratto nei confronti dell’inquilino, o almeno un’ingiunzione di pagamento.

Fino al 2019 non era prevista questa esenzione, che è però stata introdotta modificando l’articolo 25 del TUIR, il Testo unico delle imposte sui redditi.

In base all’attuale formulazione,  i «redditi derivanti da contratti di locazione di immobili ad uso abitativo, se non percepiti, non concorrono a formare il reddito, purché la mancata percezione sia comprovata dall’intimazione di sfratto per morosità o dall’ingiunzione di pagamento».

In conseguenza di questa disposizione, lei non deve pagare le tasse sugli affitti non percepiti, e non deve nemmeno inserire il canone nella dichiarazione dei redditi. Anche se applica la cedolare secca.

Attenzione però: è necessario che lo sfratto o l’intimazione di pagamento siano state effettuate entro il termine di presentazione della dichiarazione.

Se invece paga le imposte su affitti in anticipo su canoni che poi non risultano incassati, allora scatta nella successiva dichiarazione dei redditi uno specifico credito d’imposta (pensato appositamente per i canoni di locazione non percepiti).

Trova tutte le indicazioni nelle istruzioni di compilazione del Modello 730 o del Modello Redditi PF.

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