Cartelle Equitalia: notifica PEC per Partite IVA

di Barbara Weisz

Pubblicato 27 Agosto 2014
Aggiornato 11 Luglio 2017 11:57

La cartella esattoriale di Equitalia arriva via PEC anche ai professionisti e alle Partita IVA: il nuovo servizio e il vademecum aggiornato sugli strumenti per il contribuente.

Equitalia

Equitalia estende alle ditte individuali e alle persone fisiche titolari di Partita IVA la notifica delle cartelle esattoriali via PEC. Si tratta di una possibilità che fino ad ora l’agente della riscossione riservava alle imprese (società di persone e di capitali) e che permette di verificare in tempo reale l’invio delle cartelle, nonché di conoscere con immediatezza ora e giorno di notifica.

=> Cartella esattoriale: la guida Equitalia

Notifica PEC

La notifica delle cartelle esattoriali è pienamente conforme poiché la PEC permette di inviare mail con valore legale: la notifica è equiparabile alla raccomandata con ricevuta di ritorno.  Pertanto, le cartelle vengono inviate nella casella PEC che il professionista ha inserito negli elenchi previsti per legge. Ecco perchè il primo consiglio che Equitalia fornisce è quindi di controllare quotidianamente la propria casella di posta elettronica certificata.

Rateazione

L’Agente della riscossione coglie l’occasione per fornire al contribuente un nuovo vademecum aggiornato su semplificazione e strumenti e disposizione per favorire la compliance fiscale, ovvero il dialogo fra Fisco e cittadino. Innanzitutto, se il contribuente è in difficoltà nel pagare debiti fiscali il principale strumento a disposizione è rappresentato dalla rateazione. Il piano ordinario è di sei anni (72 rate mensili di 100 euro), ma in alcune particolari situazioni (casi di grave e comprovata difficoltà), è possibile diluire il pagamento in dieci anni. I criteri per accedere al piano straordinario sono dettagliati nel decreto del Mef del 6 novembre 2013. E’ anche possibile la proroga di una rateazione già in corso (portandola ad esempio da 72 a 120 rate mensili), oppure chiederne una nuova nel caso in cui arrivino nuove cartelle. Attenzione: è scaduta lo scorso 31 luglio la possibilità, prevista dal Dl 66/2014, di chiedere una nuovo piano di rateazione per i contribuenti che erano decaduti dal beneficio perché non avevano pagato delle rate.

Se il debito è inferiore ai 50mila euro basta presentare una semplice domanda, senza fornire altra documentazione. Se la somma è più alta, la concessione delle rate è subordinata a verifiche sulla reale situazione economica del contribuente, di cui il Fisco controllerà la documentazione.

=> Equitalia, i moduli e tutte le possibilità per pagare a rate

Sul sito di Equitalia sono disponibili i moduli per chiedere la rateazione, che vanno poi spediti via raccomandata oppure consegnati a uno sportello fisico. Secondo gli ultimi dati forniti dall’agente della ricossione, relativi al luglio 2014, la rateazione si conferma il maggior strumento utilizzato dal contribuente per pagare i debiti con il fisco: 156 mila richieste nello scorso luglio, con una media settimanale pari a circa il doppio di quella registrata nei primi sei mesi dell’anno, 2,4 milioni di rateazioni attive nel complesso per un controvalore di 26,6 miliardi di euro. In pratica, più della metà delle riscossioni avviene tramite il pagamento dilazionato.

Compensazione

I contribuenti che hanno crediti erariali o commerciali nei confronti della pubblica amministrazione, possono utilizzarli in compensazione per pagare eventuali cartelle esattorali. Equitalia assicura tutta l’assistenza necessaria per procedere. Il creduto deve essere certificato sull’apposita piattaforma del Mef, il ministero delle Finanze.

=> Come compensare fatture PA e cartelle esattoriali

Sospensione riscossione

Se il contribuente ritiene di non dover pagare una cartella esattoriale, può chiedere la sospensione della riscossione direttamente a Equitalia, che si fa carico di inoltrare all’ente creditore la documentazione presentata. Questa possibilità è stata introdotta con la Legge di Stabilità 2013 (legge 228/2012). Il modello per fare questa richiesta è disponibile online, e presso tutti gli sportelli Equitalia.

Tutela contribuente

Come è noto, Equitalia davanti a un contribuente inadempiente può avviare procedure esecutive, che vanno dal fermo amministrativo al pignoramento dei beni mobili ed immobili. Ci sono però una serie di tutele: non può essere sottoposto a fermo amministrativo il veicolo che il contribuente utilizza per lavoro. Non è possibile pignorare la prima casa, mentre di può procedere su altri immobili ma solo per debiti superiori a 120mila euro. Equitalia può ipotecare beni solo di chi ha debiti superiori ai 20mila euro. Infine, non si può pignorare il conto corrente su cui viene versato lo stipendio o la pensione (nel caso, bisogna distinguere fra stipendio e altre eventuali somme depositate). E comunque nel caso di stipendi e pensioni il massimo pignorabile è pari a un quinto, che scende a un decimo in alcuni casi (dipende dalla disponibilità economica).

=> Pignoramento conti correnti, stop al Fisco da Equitalia

Dialogo con il Fisco

Equitalia mette a disposizione dei contribuenti gli sportelli sul territorio, aperti solo la mattina (dalle 8.15 alle 13.15). In tutti i capoluoghi di provincia è attivo lo Sportello Amico, che fornisce consulente specifiche. Esiste anche uno Sportello Amico Imprese, la cui rete è stata recentemente ampliata: PMI, commercianti, artigiani, possono trovare consulenza, informazioni, aiuto nelle operazioni. Equitalia ha anche 200 convenzioni attive con associazioni e ordini professionali, che individuano anche particolari modalità di rateazione. Il sito web di Equitalia fornisce comunque le informazioni dettagliate relative a ogni singola operazione, permette di scaricare la modulistica e di effettuare i pagamenti online. Fra gli altri servizi, si segnala Estratto conto, che consente di verificare la propria posizione, effettuare pagamenti con carta di credito, scrivere al Servizio contribuenti, simulare un piano di rateazione, inviare una richiesta di sospensione della riscossione e scaricare la
modulistica. Infine, c’è il numero verde 800.178.078, attivo 24 ore su 24, gratuito da rete fissa, mentre per la rete mobile o dall’estero ci si può rivolgere allo 02.3679.3679 (a pagamento) con servizio operatore dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 18.

Pagamenti

Le cartelle si possono pagare online con carta di credito: sul sito c’è un apposito servizio, con un menù a tendina da cui si seleziona la provincia di residenza, e poi si seguono le istruzioni. Altre modalità di pagamento: uffici postali, sportelli bancari, tabaccai convenzionati, ricevitorie Sisal e Lottomatica, servizi home banking di banche e Poste Italiane.