Prescrizione multe e cartelle, occhio alla riapertura dei termini

Risposta di Anna Fabi

30 Aprile 2024 07:06

Fabio chiede:

Effettuando l’accesso al sito web dell’AdER (ex-Equitalia), in base alla data, le mie cartelle sarebbero prescritte (si tratta di multe e bolli auto, quindi con 5 anni per la prescrizione). Devo comunque contestarle? Non ho mai ricevuto o firmato nessun documento (cartella / avvisi di accertamento) che ne potrebbero aver prolungato la durata.

Se la cartella esattoriale è prescritta, lei non deve fare assolutamente nulla, ancor più se anche il debito è prescritto: in questo caso, viene automaticamente estinto e di conseguenza non sono possibili procedure esecutive.

Controlli però che il debito sia effettivamente prescritto oppure che lo sia la relativa cartella affidata all’agente della riscossione: ogni tipologia di contestazione prevede termini diversi, condizionati da eventuali atti interrutivi ddella prescrizione.

Ad esempio, i termini di prescrizione del bollo auto sono pari a tre anni mentre le multe stradali si prescrivono in cinque anni, ma questo non significa che se sono passati cinque anni da quando ha preso la multa il debito decade.

Il termine di prescrizione del diritto alla riscossione dei crediti erariali per la parte del capitale è decennale (art. 2949 c.c.), per gli accessori (sanzioni ed interessi) è di cinque anni (art. 20 d.lgs. 472/1997 e art. 2948 c.c.), come da chiarimenti della Cassazione (Ordinanza n. 27093/2022).

La cartella esattoriale di fatto riapre i termini di prescrizione (e spesso e volentieri, viene inviata proprio per questo). Non diventa però definitiva, ha a sua volta un termine di prescrizione, che è uguale a quello della sanzione per la quale è stata emessa. Restando all’esempio delle multe stradali, il termine continua ad essere di cinque anni.

Quindi, se le cartelle a suo carico sono state emesse più di cinque anni fa e non le è più arrivato niente, in effetti il suo debito è prescritto. Controlli però che non le siano arrivati dei successivi atti dell’agente della riscossione, che potrebbero aver riaperto i termini.

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Risposta di Anna Fabi