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Pagamenti elettronici, soluzioni business VISA

di Barbara Weisz

Pubblicato 17 Maggio 2016
Aggiornato 13 Ottobre 2017 15:29

Dalle carte per le trasferte estere alle soluzioni per il procurement e la contabilità: le novità Visa per i pagamenti elettronici di Partite IVA e PMI.
«Dobbiamo fare tutti un mea culpa come ecosistema delle transazioni elettroniche. Non siamo stati efficaci nel far percepire alle aziende la comodità di avere una carta di pagamento»:

Davide Steffanini, Direttore Generale di Visa Europe in Italia, commenta così le resistenze che le aziende dimostrano ancora nei confronti delle carte elettroniche. Ultimamente, però, le cose stanno cambiando:

«Abbiamo capito che c’è una domanda molto chiara da parte delle aziende, che l’offerta non riusciva a soddisfare completamente».

E sul questo fronte, Visa è molto impegnata, proponendo una serie di strumenti pensati anche per le esigenze peculiari delle PMI.

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Accanto alle tradizionali carte, Visa offre ad esempio nuove soluzioni di pagamento che consentono di limitare l’uso della carta per prodotti o settori specifici, inviare direttamente le operazioni alla contabilità aziendale (software compatibile con i principali sistemi) ed effettuare attività di reporting. La funzionalità consente di avere con semplicità e velocità dati e informazioni sugli acquisti, ad esempio per chiedere uno sconto presso uno stesso fornitore.

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Carte

Anche i prodotti tradizionali sono potenziati con funzionalità per le aziende, a partire dalla classica carta di credito. La Visa Business Credit può essere utilizzata in tutto il mondo anche per operazioni online, offrendo in più servizi assicurativi, legali e di supporto all’estero per manager e imprenditori. Ad esempio, Taxback International permette di recuperare l’IVA pagata all’estero in oltre 40 paesi.

Davide Steffanini, direttore generale Visa Europe in Italia
Davide Steffanini, direttore generale Visa Europe in Italia

Anche la carta di debito va incontro all’esigenza delle imprese che, quando chiedono finanziamenti in banca, assorbono esposizione di credito e non vogliono utilizzare ulteriore credito basato sulla carta. Le spese effettuate con Visa Business Debit vengono addebitate direttamente sul conto corrente aziendale.

Le carte prepagate, infine, consentono di fornire ai dipendenti uno strumento di pagamento comodo e sicuro in trasferta, anche all’estero. E l’azienda ha uno strumento a disposizione per riconoscere benefit ai dipendenti.

Insomma, c’è un potenziale di mercato non adeguatamente sfruttato dal sistema finanziario. Si tratta di considerazioni in linea con i dati del World Retail Banking Report 2016, secondo cui i player tradizionali, banche in primis, soffrono la concorrenza delle cosiddette FinTech, imprese innovative del settore che propongono nuovi servizi, spesso di pagamento, utilizzando nuove tecnologie.

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Le prospettive del settore sono comunque positive: secondo un’indagine Visa, l’uso delle carte aziendali crescerà di circa l’8% presso i terminali POS entro il 2017. Oggi l’Italia genera l’11% delle spese aziendali in Europa ma soltanto il 4% viene effettuato con strumenti di pagamento elettronici. L’Italia è il quarto paese europeo e accanto a un transato di tutto rispetto ha il grande margine rappresentato dal basso livello di utilizzo delle carte nelle aziende e dall’elevato numero di PMI, 98% del tessuto imprenditoriale del paese. In questo scenario Visa cresce: il 2015 si è chiuso con un transato di carta aziendali attraverso POS pari a 7 miliardi di euro.

«Ci aspettiamo che continui a crescere a doppia cifra, proprio perché abbiamo aggiunto soluzioni pensate specificamente per le imprese». Le imprese anno bisogno di carte di pagamento per spese di viaggio, ovviamente, me anche per gestire nuove esigenze di procurement e spese rendicontate in maniera comoda, direttamente nei loro sistemi di gestione contabile. Tutto questo, con strumenti di pagamento diversi dalle carte non è possibile».