L’Agenzia delle Entrate ha definito le modalità tramite cui mettersi in regola spontaneamente in caso di fatture e corrispettivi giornalieri trasmessi per via telematica oltre i termini di legge.
I dati sui documenti in ritardo sono resi disponibili sia ai contribuenti (che così possono eventualmente giustificare l’anomalia) sia alla Guardia di Finanza per i dovuti controlli.
Notifica fatture e corrispettivi in ritardo
L’Agenzia delle Entrate notifica al domicilio digitale delle Partite IVA interessate la comunicazione dell’anomalia, invitando ad accedere per tutti i dettagli all’area riservata del portale del Fisco (nel Cassetto fiscale) e alla piattaforma Fatture e Corrispettivi.
Per le fatture elettroniche sono forniti:
- elenco e numero fatture emesse in ritardo,
- tipo di fattura,
- tipo documento,
- numero e data fattura/documento,
- data di trasmissione e identificativo Sdi file.
Per i corrispettivi giornalieri sono forniti:
- elenco e numero invii trasmessi in ritardo,
- numero identificativo dell’invio,
- matricola del dispositivo,
- data di rilevazione e di trasmissione.
Sanatoria con Tregua fiscale entro marzo
Il contribuente può regolarizzare la propria posizione ricorrendo alle sanatorie della Tregua fiscale, versando entro il 31 marzo 2023,
- una somma pari a 200 euro per ogni periodo d’imposta a cui si riferiscono le violazioni, se queste non hanno inciso sulla determinazione del tributo o versando,
- un diciottesimo delle sanzioni ordinarie per mancata o tardiva emissione di fattura o trasmissione dei corrispettivi, se le violazioni hanno inciso sulla dichiarazione annuale.
In alternativa, si può scegliere di mettersi in regola tramite ravvedimento operoso, con la riduzione delle sanzioni in base alle tempistiche di pagamento. Tale istituto è percorribile in questo caso anche se la violazione è già stata constatata o siano iniziate attività di controllo (salvo notifica di un atto di liquidazione, di irrogazione sanzioni o accertamento, comunicazioni di irregolarità ed esiti di controllo formale.
Le indicazioni sono contenute nel provvedimento firmato dal direttore dell’Agenzia il 6 marzo 2023.