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​Salvini: condono cartelle Equitalia fino a 100mila euro

di Noemi Ricci

21 Giugno 2018 11:03

Il Governo si prepara ad avviare un condono di tutte le cartelle esattoriali Equitalia ancora in essere di importo inferiore ai 100mila euro: le dichiarazioni del vice premier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini.

Il vice premier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, rilancia la rottamazione delle cartelle esattoriali con l’obiettivo di far pagare subito tutti coloro che hanno debiti in arretrato con Equitalia (ormai sostituita dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione) e garantire entrate immediate per l’Erario.

Condono cartelle

Salvini, in occasione delle celebrazioni del 224° anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza, ha infatti espresso la volontà di:

chiudere da subito tutte le cartelle esattoriali di Equitalia per cifre inferiori ai 100mila euro (circa il 94% dei crediti fiscali n.d.r.) , per liberare milioni di italiani incolpevoli ostaggi e farli tornare a lavorare, sorridere e pagare le tasse […] Tocca al Governo ridurre le tasse e semplificare il sistema fiscale.

Dunque, la strategia del Governo per la lotta contro l’evasione sembra delinearsi da una parte dando il via alla flat tax rispettando le normative vigenti per trovare la copertura, dall’altra tramite ennesimo condono (pace fiscale), che ovviamente sta sollevando un polverone di polemiche:

Per Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, si tratta di:

un approccio sbagliato, nel metodo perché gli introiti dello Stato, secondo quanto rilevato dall’Agenzia delle Entrate, sarebbero di molto inferiori a quelli che il Governo prevede di ottenere, e nel merito perché asseconda chi si sente più furbo degli altri.

Fisco digitale e Co.

Per tornare alle riforme fiscali e tributarie, per il Ministro dello Sviluppo Economico e del Welfare, Luigi Di Maio, va proprio modificato l’attuale sistema di riscossione:

Bisogna abolire il sistema Equitalia di nome e di fatto attraverso il Fisco digitale. Insieme alla riduzione della pressione fiscale, attraverso il dimezzamento dell’IRAP e la riforma degli scaglioni IRPEF, una delle nostre priorità sarà semplificare il quadro fiscale investendo nella digitalizzazione e nell’accorpamento delle banche dati della PA e tramite l’abolizione di meccanismi inefficienti come lo Spesometro.