

A partire dal 2014 la Service Tax sostituirà alcune tasse e imposte attualmente in vigore fra cui IMU e tassa sui rifiuti. La Service Tax sui servizi comunali graverà sugli immobili posseduti a qualunque titolo e formerà la propria base imponibile tenendo conto della metratura o rendita catastale (Leggi le novità IMU). Le modalità di calcolo della Service Tax saranno definite nella prossima Legge di Stabilità . Per il momento si può dire che la nuova tassa prevede la commisurazione delle tariffe sulla base delle quantità e delle qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alle tipologie delle attività svolte e al costo del servizio dei rifiuti (TARES per Rifiuti e Servizi => cosa sapere).
In pratica la nuova tassa sui servizi sarà costituita da due componenti: una parte graverà sui proprietari mentre l'altra sugli inquilini. Per questo motivo sono state definite alcune clausole. Innanzitutto, come assicurato dal ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, viene preservata la capacità fiscale dei Comuni ma sarà limitata l'autonomia di manovra sulle aliquote. Questo vuol dire che i Comuni saranno liberi di definire la propria aliquota che, comunque, dovrà essere inferiore ad un tetto massimo. Di contro, però, non sono state fissate le aliquote minime. Questo perché viene data facoltà ai Comuni di azzerare il peso di tale tassa o di una parte di essa anche a fronte di una dote di due miliardi che il Governo metterà a disposizione dei Comuni per ridurre il carico fiscale della Service Tax. Nei prossimi mesi il Governo, in sinergia con i Comuni, dovrà lavorare parecchio al fine di definire i dettagli della norma e dare vita alla tanto agognata riforma equa, seria ed equilibrata. Magari senza aumentare l'IVA!