Libretti al portatore vietati, come estinguerli

di Barbara Weisz

5 Luglio 2017 06:27

Dal 4 luglio vietato aprire libretti al portatore, quelli esistenti vanno estinti entro fine 2018, adeguamento alla normativa europea antiriciclaggio: cosa bisogna fare.

Chi ha un libretto al portatore  deve estinguerlo, prelevando le somme o trasferendole su un conto o altro libretto nominativo: da martedì 4 luglio lo strumenti di risparmio non è infatti più consentito dalla legge, abrogato per uniformarsi alla legislazione europea. Il deposito di somme in forma anonima è infatti poco tracciabile e pertanto in contrasto con le norme antiriciclaggio. E’ proibito anche utilizzarli se sono stati aperti presso altri Stati.

=> Libretti al portatore addio

Il comma 12 dell’articolo 3 della legge italiana di recepimento 90/2017, pertanto, prevede che a partire dal 4 luglio 2017 i libretti di deposito, bancari o postali, siano esclusivamente nominativi. Quelli al portatore ancora attivi devono essere estinti entro il 31 dicembre 2018. C’è dunque un anno e mezzo di tempo per chiuderli, mentre sin d’ora non è più possibile aprire nuovi libretti. Ed è anche vietato il trasferimento di libretti esistenti ad altre persone. In pratica, è consentita solo l’operatività ai titoli originari, fino alla fine del 2018.

I risparmiatori che possiedono questi strumenti devono  decidere in che modo estinguere il libretto:

  • è possibile chiuderlo, prelevando in contanti le somme che sono depositate,
  • oppure trasformarlo in un libretto nominativo,
  • o ancora versare i soldi sul conto corrente.

=> Libretti al portatore, estinti entro il 2018

Ricordiamo che il Salva Italia di fine 2011 aveva introdotto il limite di mille euro per i depositi su questi strumenti di risparmio, che ora vengono definitivamente aboliti. Secondo le stime di Poste Italiane, a fine 2016 sui libretti al portatore giacevano 119 miliardi di euro.