Chi ha perso soldi con le obbligazioni subordinate delle banche oggetto di salvataggio statale potrà fare domanda di arbitrato gratuito: lo prevede la bozza di decreto attuativo della norma salva risparmiatori inserita in Legge di Stabilità. Il provvedimento è in fase di preparazione, sull’impostazione delle procedure e sulle linee guida degli arbitrati si è già svolta la prima riunione tra rappresentanti del Ministero della Giustizia, Consob, Banca d’Italia, Autorità di risoluzione e ANAC (anti corruzione). Un nuovo incontro in questi primi giorni della settimana.
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Salva risparmiatori
La manovra ha previsto un fondo da 100 milioni di euro finanziato dalle banche per risarcire gli obbligazionisti subordinati (persone fisiche, imprenditori individuali, imprenditori agricoli o coltivatori diretti) coinvolti nel salvataggio di Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti, valutando le situazioni caso per caso, in base al criterio: “violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza previsti dal testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria”. Obiettivo degli arbitrati, stabilire se sono stati violati tali obblighi e prevedere i relativi rimborsi.
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Arbitrato gratuito
Il decreto in preparazione prevede che le controversie vengano risolte attraverso arbitrato, con lodo da pronunciare entro 120 giorni dalla domanda (90 ordinari + eventuali 30 di proroga), che potrà essere presentata entro 4 mesi dalla pubblicazione del decreto ministeriale, trasmessa direttamente o attraverso eredi o legatari. Corsia preferenziale per anziani e piccoli risparmiatori che hanno perso le somme più ingenti. Nell’attesa del pronunciamento, chi si rivolge all’arbitrato non promuove causa presso l’autorità giudiziaria.
E’ prevista la formazione di 12 collegi arbitrali presieduti da magistrati, con quattro membri scelti preferibilmente fra esperti di procedure simili negli analoghi organi di Banca d’Italia e Consob. Le candidatire per la Camera Arbitrale vanno presentate entro 30 giorni dal decreto all’Anac.