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Inflazione: come combatterla diversificando gli investimenti

di Teresa Barone

Pubblicato 10 Maggio 2023
Aggiornato 18:02

La diversificazione degli investimenti si rivela un modo efficace per proteggere i propri risparmi: ecco alcuni consigli utili.

L’inflazione non arresta la sua crescita, generando ripercussioni negative anche sui piccoli risparmiatori che assistono alla svalutazione del denaro presente all’interno del conto corrente.

Investire i risparmi nei mercati dei capitali può essere la strada giusta per ottenere un rendimento che aiuti a contrastare l’inflazione, tuttavia per ridurre i rischi è importante favorire la diversificazione degli investimenti.

La diversificazione degli investimenti

Diversificare, in particolare, significa distribuire il capitale in investimenti in diverse aree geografiche, società, settori e tipi di attività, proteggendo il patrimonio ed evitando che un eventuale shock finanziario si ripercuota sulla totalità del capitale.

Ciò significa includere all’interno del proprio portafoglio asset e titoli diversi. Al posto di investire su un singolo asset, è dunque sempre consigliato puntare su un paniere più ampio di titoli per evitare quei rischi connessi a una singola emissione.

In conclusione, il consiglio è di distribuire le proprie risorse su numerosi strumenti (possibilmente con caratteristiche diverse) in modo da bilanciare il rischio e ottimizzare i profitti.

Linee guida per un portafoglio di investimenti con rendimenti positivi

Secondo la piattaforma di investimento Scalable Capital, è possibile seguire alcune linee guida per approcciarsi al mondo degli investimenti nel miglior modo possibile e costruire un portafoglio con rendimenti positivi nel lungo periodo, in modo da contribuire a compensare l’effetto dell’inflazione.

  • valutare la tolleranza al rischio individuale, diversificando gli investimenti tra le azioni e le obbligazioni. Le prime sono più rischiose ma a lungo termine offrono rendimenti elevati, mentre le seconde sono più stabili ma meno redditizie;
  • investire in un ETF (Exchange traded fund) ampiamente diversificato, che consente di investire in migliaia di società dei Paesi sviluppati attraverso un’unica transazione;
  • aprirsi ad altri mercati, senza focalizzarsi sulle azioni e obbligazioni nazionali anche al fine di mitigare il rischio e compensare eventuali perdite;
  • puntare sulla sostenibilità come criterio di diversificazione, considerando che nel lungo periodo gli investimenti in società che operano secondo i criteri ESG sono in grado di offrire migliori opportunità di rendimento.