È già in vigore l’aumento dell’IVA al 22%, una novità per l’imposta sul valore aggiunto di beni e servizi che secondo l’Ufficio studi della CGIA Mestre dal 2014 andrà a pesare soprattutto sull’acquisto dei prodotti “made in Italy”, mobili, elettrodomestici, manutenzione della casa, abbigliamento e calzature. L’analisi è stata effettuata sulla base della spesa media annua degli italiani, ipotizzando che questa rimanga praticamente uguale e a quella effettuata nel corso del 2012, ovvero dell’ultimo anno per il quale sono disponibili dati statistici precisi. In generale ricordiamo che l’aumento dell’IVA andrà a colpire circa il 70% dei prodotti, tra quelli per i quali l’aliquota IVA rimarrà ferma al 4% ricordiamo i beni di prima necessità quali pane e pasta, riso, farina, latte, formaggi e ortofrutta. In totale per mobili, elettrodomestici e manutenzione della casa gli italiani hanno speso 68,5 miliardi di euro, ma dal 2014 l’aumento dell’IVA porterà ad un loro aumento per un totale di 567 milioni di euro (che rappresentano il 19,8% del maggior gettito IVA previsto, pari a 4,2 miliardi di euro all’anno). Per quanto riguarda le manutenzioni e i pezzi di ricambio dei mezzi di trasporto, la spesa che nel 2012 era stata di 36 miliardi di euro salirà nel 2014 di 298 milioni di euro (10,4% del maggior gettito IVA). In generale gli aumenti peseranno per il 67% (circa 2,85 miliardi di euro) sulle famiglie italiane e per il rimanente 33% (1,35 miliardi) sulle imprese, il settore “no profit” e le PA. «A subire l’aggravio più pesante – secondo il segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi – saranno gli acquisti dei prodotti made in Italy che costituiscono l’asse portante del nostro manifatturiero. Pertanto, il probabile calo dei consumi che interesserà queste voci avrà degli effetti molto negativi anche sulla miriade di piccole e medie imprese che già oggi operano in condizioni di grave difficoltà a seguito di una tassazione a livelli record, ad una burocrazia eccessiva ed asfissiante e di una crisi che continua a produrre i suoi effetti negativi». => Leggi di più sugli effetti dell’aumento IVA
Marchi Made in Italy: nuove regole e adempimenti al via
In GU il decreto MIMIT con le nuove disposizioni per la tutela dei marchi storici: cessazione da comunicare, registrazione MIMIT e licenza gratuita.
IVA ridotta anche sui libri digitali: sì dall’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ammette l’IVA ridotta al 4% nell’editoria, agevolati i libri digitali anche se non esplicitamente citati: la consulenza giuridica.
Franchigia IVA per le PMI oltre confine
In arrivo un nuovo regime IVA di franchigia transfrontaliera, attualmente al vaglio del Parlamento: fatture e compliance semplificata per le PMI.
IVA: dal 1° ottobre competenze al Tribunale UE
Il Tribunale UE sarà competente su materie come IVA, accise, codice doganale e quote CO2 a partire da ottobre 2024.
Esenzione IVA con certificato digitale: nuove regole UE
Dal 1° luglio 2026 gli stati membri UE dovranno utilizzare il certificato digitale di esenzione IVA introdotto dalla Commissione Europea: come funziona.
Cessione energia: il Fisco chiarisce quando si applica il reverse charge IVA
Reverse charge per le cessioni di gas ed energia elettrica da parte delle aziende dopo il 2015: chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate sulla gestione IVA.
Correttivo fiscale: nuovo calendario per le dichiarazioni e i versamenti
Il decreto 108/2024 cambia il calendario fiscale: Modelli Redditi entro il 31 ottobre, novità su versamenti IVA, comunicazioni ISA e Certificazione Unica.
Crisi del lusso 2024, tra numeri in rosso e sfide future
Il settore lusso affronta una crisi 2024 con cali di vendite e cambiamenti culturali che sfidano i brand di moda, auto e orologi a ripensare le strategie.