
In Consiglio dei Ministri del 7 agosto 2023 sono stati approvati un Decreto Omnibus ed un Dl Asset-investimenti che affrontano numerosi temi caldi, introducendo nuove regole contro il caro voli nazionali, a compensazione della carenza di taxi in Italia, a supporto di investimenti strategici, per finanziare la Legge di Bilancio 2024 (con un prelievo straordinario sugli extra-profitti delle banche).
Vediamo dunque tutte le novità in arrivo con i decreti legge approvati, che entreranno in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale in attesa di migliorie durante l’iter parlamentare.
Argine al caro voli nazionali
Il Governo impone un limite agli algoritmi che aumentano i prezzi per le rotte nazionali di collegamento con le isole: il tetto viene fissato al 200% di rincaro per il costo del biglietto e dei servizi accessori rispetto alla tariffa media del volo.
Si tratta delle cosiddette tariffe dinamiche, applicate dalle compagnie aeree in determinati periodi dell’anno, orari e date di prenotazione.
In alcuni casi è anche vietato fissare le tariffe in base alla profilazione degli utenti (navigazione web o dispositivo usato) durante un periodo di picco di domanda legata alla stagionalità o in concomitanza di uno stato di emergenza nazionale: se comportano una penalizzazione economica sul prezzo del biglietto superiore al 200% della tariffa media del volo per le isole, saranno considerate pratiche commerciali scorrette. In generale, viene considerata “pratica scorretta” l’utilizzo di procedure automatizzate basate su profilazione dell’utente laddove comporti un “pregiudizio economico”.
Le compagnie, tra l’altro, dovranno sempre informare l’utente su tale attività di profilazione.
Riforma dei Taxi
Le Città metropolitane, i Capoluoghi di Provincia e i Comuni sede di aeroporti internazionali potranno bandire concorsi straordinari per mettere a bando nuove licenze definitive per i taxi, fino al 20% in più rispetto a quelle esistenti, aprendo a nuovi operatori e senza cumulabilità delle licenze definitive (ammessa invece per quelle temporanee a fronte di eventi eccezionali o periodi di particolari flussi turistici e stagionali). Il tutto, con il vincolo di utilizzare come taxi un veicolo elettrico o ibrido e con la possibilità di accedere ad una procedura veloce e semplificata.
Previste anche licenze temporanee, della durata di 12 mesi prorogabili per altri 12 (in tutto 24 mesi), rilasciate anche in questo caso con procedure veloci, per fronteggiare incrementi straordinari della domanda legati a grandi eventi o a flussi turistici superiori alla media stagionale. Queste licenze possono essere rilasciate in favore dei soggetti già titolari, che possono poi affidarle a soggetti terzi purché in possesso dei requisiti.
Ai titolari di licenze taxi viene infine consentito di avvalersi di sostituti alla guida per coprire i turni extra. Si promuove infatti il ricorso alle turnazioni integrative e doppia guida, anche a livello nazionale.
Per le nuove licenze definitive viene infine previsto un ecobonus auto raddoppiato per l’acquisto del taxi (per incentivare il ricorso a mezzi non inquinanti), così come per gli NCC (per tutto il resto, esclusi dal provvedimento).
Istruttoria Antitrust sui radiotaxi
Sullo sfondo, si segnala l‘istruttoria AgCom già avviata dall’Authority nei giorni scorsi per verificare i servizi erogati e verificare la sussistenza di anomalie e disservizi nei confronti dei consumatori.
Al riguardo, sono state chieste alle società di radiotaxi e ai Comuni di Roma, Milano e Napoli informazioni:
sul numero di vetture in servizio per turno, sul numero di corse effettuate per vettura, sulle assenze, sul tempo di attesa, sulle richieste inevase, e anche sui dati inviati alle amministrazioni comunali o da queste richiesti per adempiere gli obblighi di verifica della qualità del servizio reso.
Sono inoltre state richieste informazioni per verificare come le cooperative monitorino la prestazione del servizio agli utenti da parte dei tassisti aderenti con riferimento all’uso del tassametro, alla funzionalità dei Pos, all’accettazione dei pagamenti elettronici e al rispetto dei turni.
Le altre misure approvate in CdM
Nei provvedimenti approvati ci sono anche:
- golden power per monitorare il trasferimento all’estero (anche infragruppo) di tecnologie critiche (aerospaziali, di intelligenza artificiale, di stoccaggio dell’energia, quantistica e nucleare per la cybersicurezza) e macchinari per la produzione di semiconduttori;
- contro la delocalizzazione si estende a 10 anni il termine per il recupero degli incentivi alle grandi imprese;
- deroga al tetto dei compensi (240mila euro) per gli esperti del Ponte sullo Stretto; pene più severi per chi appicca incendi; destinazione dell’8 per mille al recupero dalla tossicodipendenza;
- via libera alle intercettazioni per reati legati al traffico illecito di rifiuti, al metodo mafioso, ai sequestri di persona con finalità estorsive e al terrorismo;
- abolizione dell’isolamento obbligatorio per i malati Covid;
- nuovo fondo da 50 milioni fino al 2025 per gli investimenti stradali nei piccoli comuni; stanziamento di 1 miliardo di euro contro il caro materiali di alcuni cantieri indifferibili del PNRR (Milano – Verona, Milano – Venezia, Terzo valico di Giovi);
- dovrebbe esserci infine la proroga al 31 dicembre 2023 del Superbonus villette al 110%.
Prelievo extra-profitti banche
C’è posto anche per un prelievo applicato agli extraprofitti delle banche da destinare al mutuo casa delle famiglie, al taglio del cuneo fiscale e alla riduzione della pressione fiscale, da inserire nella Legge di Bilancio 2024.
Il prelievo – nella misura del 40% – scatterà se il margine di interesse registrato nel 2022 eccede per almeno il 3% il valore dell’esercizio 2021. La tassa non potrà comunque superare il 25% del patrimonio netto.
Il CdM ha infine varato il Dpcm per la spending review (1,5 miliardi in tre anni) prevista dal DEF.