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Tregua fiscale: ipotesi in campo tra rottamazione, condono, saldo e stralcio

di Barbara Weisz

27 Ottobre 2022 14:35

Rottamazione, saldo e stralcio, condono cartelle: le ipotesi allo studio del Governo per la tregua fiscale annunciata da Giorgia Meloni.

Ci sarà una nuova pace fiscale. Più o meno: la premier Giorgia Meloni, nel discorso programmatico alle Camere con cui il Governo ha ottenuto la fiducia, ha parlato di tregua fiscale ma il senso non cambia. in arrivo ci potrebbero dunque essere nuovi provvedimenti di rottamazione o saldo e stralcio, ma ancora il velo è fitto sulle reali misure sul tavolo.

Le indicazioni ufficiali si fermano a quanto dichiarato Meloni, che ha annunciato:

una tregua fiscale per consentire a cittadini e imprese, in particolare PMI, in difficoltà di regolarizzare la propria posizione con il fisco.

Come è facile immaginare, è immediatamente partito il tam-tam delle anticipazioni. Che tipo di provvedimento è in arrivo? La tregua fiscale sarà inserita in Manovra o, come negli anni scorsi, si prevede un decreto fiscale collegato? Si pensa a una nuova rottamazione, a un saldo e stralcio, o a provvedimenti di tipo diverso?

Tregua fiscale Meloni: prime indiscrezioni

Per il momento ci sono solo indiscrezioni non confermate. Il Messaggero cita fonti di Fratelli d’Italia, il partito di maggioranza relativa, secondo cui la sanatoria si muoverebbe su più fronti:

  • un condono cartelle fino a mille euro (tradotto: cancellazione automatica dei debiti, senza neppure domanda), ma senza ulteriori dettagli su tipologia e data dell’iscrizione a ruolo;
  • un saldo e stralcio che consentirebbe di pagare una cifra forfettaria (si parla del 20%) per regolarizzare le cartelle fino a 2.500 euro. Si tratterebbe di una rivisitazione di quanto previsto nei programmi elettorali al capito fisco;
  • una rottamazione per tutte le cartelle esattoriali ricomprese in un determinato periodo (ancora da definire), con pagamento per intero della tassa originariamente dovuta, cancellazione di sanzioni e interessi, applicazione di una maggiorazione forfettaria del 5% e pagamento in dieci anni (ma siamo sempre nel campo delle speculazioni);
  • definizione pendenze non ancora a ruolo, pagando una maggiorazione del 5% e prevedendo rate per cinque anni (anche questa misura era nel programma elettorale).

Sono tutte ipotesi, fino a quando il Governo non prenderà decisioni ufficiali non ci sono certezze. La ratio, oltre a quella di promuovere un cambiamento significativo nei rapporti fra fisco e contribuente proseguendo sulla strada della compliance fiscale avviata nei prossimi anni, è anche quella di fare cassa. In fretta.

Le rottamazioni consentono di incassare velocemente somme che, altrimenti, nella stragrande maggioranza dei casi restano difficilmente esigibili ingolfando i magazzini delle Entrate. Il Governo Meloni ha bisogno di finanziare le misure economiche con cui rispondere al caro prezzi ed energia, per evitare di dover ricorrere a nuovi scostamenti di bilancio. Da qui, la possibilità concreta che entro fine anno vedano la luce le prime formule di adesione agevolata targate Governo Meloni.