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Covid: Regioni arancioni da lunedì e restrizioni dopo il 15 gennaio

di Anna Fabi

Pubblicato 8 Gennaio 2021
Aggiornato 9 Gennaio 2021 11:03

Cinque Regioni in zona arancione dall'11 gennaio, il resto d'Italia in zona gialla, dal 15 gennaio nuove regole per tutti in base al prossimo DPCM.

Marcia indietro cromatica in cinque Regioni: Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto in zona arancione. Quindi restano chiusi i confini regionali e tornano le limitazioni agli spostamenti tra Comuni e alla ristorazione (niente servizio al tavolo). Lo stabilisce l’ultima Ordinanza del Ministero della Salute, in vigore da domenica 10 gennaio.

Considerando che nel fine settimana tutta Italia è zona arancione per effetto del DL 5 gennaio, le nuove disposizioni  comporteranno che le Regioni retrocesse continuino ad applicare i paletti anti-Covid da lunedì 11 gennaio. Non solo: il DPCM con i parametri per la classificazione di rischio scade il 15 gennaio, dunque l’ordinanza ministeriale avrà valore fino a quella data in attesa di nuove direttive.

Restrizioni Covid fino al 15 gennaio

Vediamo con precisione con si può fare e cosa no fino al 15 gennaio.

  • Sabato 9 e domenica 10 gennaio: in base al decreto legge 5 gennaio, tutta Italia è zona arancione. Quindi non si può uscire dalla Regione e nemmeno dal Comune se non per motivi di salute, lavoro, necessità, che vanno certificati. C’è il coprifuoco dalle 22 alle 5. Possono uscire dal comunque solo coloro che vivono in centri fino a 5mila abitanti spostandosi nel raggio di 30 km, ma senza andare nelle città capoluogo di provincia e di regione. E’ sempre possibile recarsi a trovare un amico o parente, al massimo in due persone (a cui si possono sommare eventuali minori di 14 anni e persone disabili) una sola volta al giorno. Sono aperti i negozi mentre non possono effettuare il servizio al tavolo bar e ristoranti, che possono fare asporto dalle 5 alle 22 e consegne a domicilio senza limiti di orario.
  • Da domenica 10 gennaio a venerdì 15: sono in zona arancione, e quindi applicano le restrizioni sopra descritte, le Regioni individuate dall’Ordinanza del Ministro Speranza. Tutte le altre restano in zona gialla, quindi i bar e i ristoranti possono tenere aperti effettuando anche il servizio al tavolo fino alle 22, e sono liberi gli spostamenti fra Comuni nel rispetto del coprifuoco. Attenzione: in base al DL 5 gennaio, anche in zona gialla è vietato attraversare i confini regionali fino al 15 gennaio.
  • Da venerdì 15 gennaio: interverrà il nuovo DPCM, prevedendo le regole per i successivi 50 giorni. Il Ministero della Salute a quel punto prorogherà con ogni probabilità le decisioni prese con l’Ordinanza 8 gennaio, decidendo eventuali altre modifiche.

Restrizioni Covid dopo il 15 gennaio

Per il periodo successivo al 15 gennaio, dunque, la situazione dipenderà dal nuovo DPCM che il Governo dovrà approvare. Alcune indiscrezioni  indicherebbero un nuovo meccanismo per stabilire l’indice di rischio, ossia la collocazione in area gialla, arancione o rossa delle Regioni, ma non dovrebbero esserci novità in questo senso, vista la gravità della situazione. L’epidemia si trova «in una fase delicata che sembra preludere ad un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero definite ed implementate rigorosamente misure di mitigazione più stringenti».

In base ai dati del Ministero, in questo momento ci sono 12 Regioni a rischio alto di progressione del contagio, 8 a rischio moderato e solo la Toscana a rischio basso. Per il tasso di occupazione degli ospedali, 13 Regioni sono sopra la soglia critica e a livello nazionale il tasso di ricoverati in terapia intensiva è mediamente sopra la soglia critica del 30%. Molto in sintesi, la situazione è tornata in peggioramento, con la curva dei contagi da Coronavirus che torna a salire dopo l’allentamento delle restrizioni previsto nel mese di dicembre, malgrado la stretta decisa per le festività.