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Pensioni d’oro e di latta: la fotografia ISTAT

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 3 Aprile 2014
Aggiornato 7 Aprile 2014 08:52

L'ISTAT fotografa lo stato delle pensioni in Italia, dove si allarga la forbice sull'ammontare degli assegni: la mappa completa per scaglioni di reddito.

In Italia non esistono mezze misure per le pensioni, da una parte c’è una nicchia di 11.683 persone che ricevono assegni d’oro dall’altra ci sono poco più di 7 milioni di pensionati che vanno avanti meno di mille euro al mese.

Ammontare delle pensioni

Secondo gli ultimi dati diffusi dall’ISTAT lo 0,1% dei pensionati attuali prende ogni mese più di 10mila euro, mentre il 42,6% percepisce quelle che potremmo definire “pensioni di latta”, e che non arrivano a mille euro al mese. Nel mezzo:

  • 1,3% dei pensionati percepisce oltre 5mila euro al mese;
  • 38,7% tra i mille e i 2mila euro al mese;
  • 4,2% tra 3mila e 5mila euro.

=> La mappa delle pensioni in Italia

La maggioranza dei pensionati (67,3%) è titolare di una sola pensione, mentre il 24,9% (uno su quattro) ne percepisce due, il 6,5% ne percepisce tre; l’1,3% è titolare di quattro o più pensioni. Tra le donne (che rappresentano il 52,9% dei pensionati) oltre la metà riceve meno di mille euro al mese contro il 32,2% degli uomini, con assegni di importo medio pari a 13.569 euro (19.395 per gli uomini).

=> Rivalutazione Pensioni INPS nel 2014

Spesa pensionistica

In generale nel 2012 la spesa pensionistica è cresciuta del +1,8%, arrivando a quota 271 miliardi di euro e portando l’assegno medio a 11.482 euro pari a +253 euro rispetto al 2011 (+2,3%). Le prestazioni erogate dal sistema pensionistico italiano nel corso del 2012 sono state 23,6 milioni di euro, per un valore pari al 17,28% del prodotto interno lordo (PIL). Considerando i pensionati che percepiscono più di una pensione, nel 2012 la media è stata di 16.314 euro all’anno, pari a +358 rispetto al 2011.

Tipologia di pensione

La stragrande maggioranza dei casi, il 71,8%, è composta da pensioni di vecchiaia, il 14,7% sono pensioni ai superstiti, il 4% di invalidità, il 7,9% sono pensioni assistenziali, quelle indennitarie pesano invece per l’1,7%. Il 47,8% delle pensioni viene erogato al Nord, il 20,5% nelle regioni del Centro e il restante 31,7% nel Mezzogiorno.

Riforma Pensioni

La Riforma delle Pensioni Fornero ha fatto sentire i suoi effetti già dal 2012, quando i pensionati sono stati 16,6 milioni: «circa 75 mila in meno rispetto all’anno prima», si legge nel rapporto ISTAT. Un effetto provocato con tutta probabilità dai vincoli più restrittivi per l’accesso al pensionamento imposti dall’ex ministro del Welfare del governo Monti. (Fonte: ISTAT)