Maternità e permessi con gravidanza a rischio

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 29 Novembre 2017
Aggiornato 7 Dicembre 2017 17:15

Mara chiede:

Sono in maternità a rischio, data presunta del parto il 23/01. Lavoro come commessa con varie mansioni (sollevo anche pesi). Volevo sapere se potrò fare domanda di congedo per allattamento, mi spetta? E come posso fare richiesta al datore di lavoro per la valutazione dei rischi?

Lei avrà regolarmente diritto ai riposi per allattamento, indipendentemente dal fatto che abbia anticipato la maternità. Non c’è bisogno di una specifica valutazione dei rischi, il congedo per allattamento è un diritto che si esercita presentando la relativa domanda all’INPS. Si tratta, tecnicamente, di un congedo parentale, che spetta per un periodo non superiore a sei mesi.

=>Permessi facoltativi: applicazione dei riposi per allattamento

Tenga presenta che il congedo parentale può durare fino a dieci mesi, da dividere però fra i due genitori. La madre può prendere al massimo sei mesi, il padre può arrivare fino a sette mesi. Nel caso in cui ci sia un solo genitore, quindi se lei è l’unico genitore, può utilizzare tutti i dieci mesi di congedo. Nel periodo del congedo lei percepirà il 30% della retribuzione.

I riposi per allattamento sono di due ore al giorno se il suo normale orario di lavoro supera le sei ore, un’ora se invece l’orario normale è inferiore alle sei ore al giorno.

Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?

Chiedi all'esperto

Risposta di Barbara Weisz